Mese: Novembre 2010

"Serrande abbassate contro i tagli Il 12 novembre protesta dei musei", di Elena Masuelli

Il mondo della cultura sciopera: «La Finanziaria è insostenibile» “Porte chiuse, luci aperte sulla cultura”. Lo slogan scelto per la manifestazione racconta tutto il senso della serrata che il 12 novembre punterà il dito contro le conseguenze provocate sul settore dalla Finanziaria. Chiusi centinaia di musei, biblioteche, siti archeologici e luoghi di spettacolo, in decine di comuni di tutta Italia, «per richiamare l’attenzione sugli effetti dirompenti che la manovra avrà già dal prossimo anno, e per riaffermare il diritto alla cultura». A promuovere la mobilitazione Federculture e Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, con il sostegno del Fai, il Fondo Ambiente Italiano, per contestare non solo i tagli, comunque molto consistenti: 280 milioni tra quelli diretti al ministero dei Beni e le attività culturali, decurtamento del Fus e dei trasferimenti statali agli enti culturali, cui si aggiungono le riduzioni a carico delle amministrazioni locali, che potrebbero essere di circa 800 milioni di euro nel prossimo biennio, ma l’insieme delle norme della Legge 122/2010 «che prospettano uno scenario insostenibile nel quale sono messe a repentaglio la politica …

Finanziaria, governo battuto su Fondi Fas. Fli ed Mpa hanno votato con l'opposizione

Gli alleati ‘dissidenti’ motivano così il loro appoggio all’emendamento: “Hanno voluto fare una forzatura, non ci hanno convinti”. La seduta è stata sospesa, il Pdl è in riunione con il viceministro dell’Economia Vegas. Idv: “Lo sfascio della maggioranza è irreversibile”. Franceschini (Pd) e Galletti (Udc): “L’esecutivo non ha più i numeri per governare”. Finanziaria, governo battuto su Fondi Fas Fli ed Mpa hanno votato con l’opposizione Il ministro dell’Economia Tremonti nell’Aula di Montecitorio ROMA – Il governo è stato battuto in commissione Bilancio alla Camera su un emendamento alla Legge di Stabilità presentato da Mpa ed identico ad uno dell’Udc riguardante i fondi Fas. Sull’emendamento governo e relatore avevano espresso parere contrario ma la proposta di modifica è stata approvata con 24 voti a favore, 22 contrari e un astenuto, grazie ai voti di Fli ed Mpa, uniti a quelli dell’opposizione. Circostanza che fa dire a Dario Franceschini, presidente dei deputati Pd, e a Gian Luca Galletti, presidente dei deputati Udc, che “La maggioranza non esiste più e sarebbe bene per il Paese se tutti …

Maratona web per ricordare Angelo Vassallo. Domani 5 novembre. Aderisce anche Articolo21

Tutto pronto per la maratona web Cose nostre: per la legalità e la cultura, ricordando Angelo Vassallo, che a reti unificate verrà trasmessa domani sera, a due mesi esatti dall’assasinio del sindaco di Pollica, dalle 19.30 alle 24.00. Tantissime le adesioni, i messaggi di solidarietà e le denunce già arrivate al sito www.cosenostre.tv allestito per l’occasione e dove è possibile visionare l’elenco dei siti che domani trasmetteranno da tutta Italia. “Venerdì 5 novembre – grazie alla forza della rete – vogliamo mettere in circolo idee, denunce, spaccati di quotidianità provenienti da ogni angolo del Paese, storie di denunce o storie al positivo. Perchè in fondo la legalità (e il suo rovescio) sono facilmente individuabili in ciò che si vive e si respira giorno per giorno. Ecco allora che “Cose nostre: per la legalità e la cultura, ricordando Angelo Vassallo” diventa l’occasione per le tante micro web tv italiane sentinelle di democrazia di partecipare alla maratona: durante la diretta verranno proposte storie al positivo – sui tanti Vassallo che governano le Istituzioni locali – oppure al …

Vittime del maltempo e del mal governo

Sale a 5 il bilancio delle vittime. Mancano i fondi ed un piano idrogeologico nazionale in difesa del suolo. Garavaglia visita le zone colpite: “Individuare i finanziamenti per evitare che ogni anno si ripetano le catastrofi deve essere una priorità del governo”. Puppato: “Da un anno fermi 900 milioni, ministero ambiente paralizzato”. La storia purtroppo si ripete. Ad un anno di distanza dalla catastrofe idrogeologica di Giampilieri in provincia di Messina, in Veneto come al centro e al sud Italia è emergenza maltempo: sale a 5 il bilancio delle vittime. La realtà è che in Italia, il governo nazionale non è in grado di gestire il naturale arrivo delle piogge autunnali, che spesso come è noto possono essere molto violente. Nonostante la situazione sia precipitata negli ultimi due anni, non è stato attuano ne tantomeno previsto un piano idrogeologico nazionale, in grado di mettere in sicurezza le zone a rischio frane, durante il periodo delle piogge, zone pericolose spesso anche a causa delle speculazioni edilizie selvagge che sono state attuate e mai sanate. Questo il …

"Revisionismi canori", di Michele Serra

Che l´esecuzione di “Bella Ciao” al Festival di Sanremo possa essere «scandalosa», non è purtroppo una notizia. Un canto partigiano dovrebbe far parte, almeno in teoria, del tessuto connettivo repubblicano e nazionale (come accade in Francia), ma negli ultimi anni quel tessuto è stato ampiamente sdrucito dall´egemonia culturale revisionista. Così, quando Gianni Morandi annuncia nella prima conferenza stampa sanremese che quella canzone farà parte, insieme a diverse altre, di una serata dedicata all´unità nazionale, ecco che suona come “provocazione di parte” perfino l´inno più popolare dei combattenti per la libertà. Ed ecco che il direttore artistico Mazzi si sente in dovere di aggiungere che allora sarebbe bello eseguire anche «Giovinezza», canto fascista però di origini goliarde. L´equiparazione etica e storica tra partigiani e repubblichini è del resto in atto perfino ufficialmente, con tanto di progetti di legge. Nessuna meraviglia, dunque, che un direttore artistico che cerca di navigare con destrezza nel mare limaccioso di questa Rai, consideri normale «bilanciare» una canzone partigiana con una canzone fascista. Da tempo – in questo senso come in altri …

"Una sfiducia a settimana", di Perluigi Castagnetti

Che Berlusconi non si dimetterà spontaneamente mi pare ormai assodato. Non c’è e non ci sarà mai alcun giudizio sulla sua indegnità morale e la sua incapacità politica a metterlo in crisi. Chi si è illuso del contrario evidentemente dimenticava le ragioni per cui è entrato in politica, e cercherà di restarvi sino all’ultimo minuto possibile. Solo Fini può aprire la crisi del governo. Lo farà domenica prossima? È assai improbabile. Ritirerà la delegazione dei suoi uomini dal governo? È assai improbabile. E se lo facesse, a quel punto Berlusconi – come ha minacciato nei giorni scorsi – sarà lui ad aprire la crisi? È assai improbabile. La strategia di Fini e quella di Berlusconi in questo momento sembrano sovrapporsi, ognuno dei due infatti punta a logorare l’altro. Bene ha fatto Bersani a provarle tutte per unire le opposizioni e non mettere in difficoltà Fini e, all’interno del Pd, bene ha fatto Veltroni a togliere ogni alibi ad alleati e alleandi sempre pronti a scommettere sulle nostre divisioni. È giunto però il momento di chiedersi …

"L´abuso di potere. Quando è l´istituzione a violare tutte le regole", di Nadia Urbinati

Del potere non si può fare a meno; per questo, occorre limitarlo. Scriveva Hannah Arendt che il potere non ha bisogno di giustificazioni «in quanto è inerente a ogni comunitá politica». Ciò di cui ha bisogno è la legittimità. L´esercizio regolato e in pubblico del potere politico consente la limitazione che meglio si accorda con la legittimità e la libertà individuale, ovvero con i principi e la pratica della democrazia costituzionale. Arendt scriveva nel 1971, a commento di quanto l´opinione pubblica americana stava scoprendo, grazie alla stampa: uno schema di abuso sistematico di potere messo in atto dalla Casa Bianca per coprire il ruolo dei servizi segreti e del Dipartimento di Stato in Indocina e in Vietnam a partire dalla Seconda guerra mondiale. Arendt metteva a nudo la manipolazione delle informazioni, la menzogna scientemente orchestrata, la violazione della costituzione e dei diritti civili. Coprendosi dietro il pretesto di fare gli interessi nazionali, i leader americani si curavano invece di salvaguardare la loro immagine. Coprivano le loro reali intenzioni e azioni per essere creduti limpidi dal …