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Il governo degli annunci è nel caos, l’Italia è appesa

Da Napolitano, parole sagge e opportune: “Compiere tutte le scelte necessarie per rendere più credibile il nostro impegno ad abbattere il debito e a rilanciare la crescita economica”. Letta: “l’Italia deve rispondere in modo adeguato alle richieste europee”. Dopo il nulla di fatto del Consiglio dei ministri di ieri sera, il caos sembra prevalere all’interno dell’esecutivo, che non regge più sotto la pressione dei ricatti e dei veti interni. Infatti mancano ormai 24 ore alla scadenza dell’ultimatum dell’Unione europea, al quale sembra che Berlusconi voglia rispondere con una dichiarazione di intenti e non con un provvedimento varato dal Consiglio dei Ministri.

“Il governo – ha dichiarato Antonio Misiani, tesoriere e deputato del PD – come si è visto bene durante la giornata di ieri, con un susseguirsi di vertici e cene inconcludenti, non è più in grado di fare nulla, figuriamoci quello che serve davvero all’Italia per ripartire. La verità è che non sono minimamente in grado di fare in 3 giorni quello che non hanno fatto in 3 anni. La sorte dell’Italia – ha concluso – non può restare appesa ai problemi personali di Berlusconi e Bossi”.

“Se il governo non riesce a rispondere alle richieste dell’Ue, si apra in Parlamento una fase nuova in cui ognuno si assuma le sue responsabilità – ha affermato Enrico letta, Vicesegretario del PD – noi siamo pronti a fare la nostra parte”.

E anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ritenuto opportuno rilasciare oggi una lunga dichiarazione nella quale ancora una volta esorta il governo a “compiere tutte le scelte necessarie per rendere più credibile il nostro impegno ad abbattere il debito e a rilanciare la crescita economica, in modo che gli annunci diventino decisioni”.
“Sono sagge e opportune le parole contenute nell’odierno appello del presidente della Repubblica – ha commentato Letta – l’Italia deve rispondere in modo adeguato alle richieste europee”.

Riportiamo di seguito la dichiarazione del Presidente Napolitano

“Parlando domani al Collegio d’Europa di Bruges, ribadirò il profondo, convinto attaccamento dell’Italia alla storica conquista dell’Euro e alla causa dell’unità europea. Questo, e nessun altro, è il punto di riferimento e di forza anche per il nostro paese di fronte alla crisi che oggi colpisce finanziariamente e minaccia economicamente l’intero continente.
Inopportune e sgradevoli espressioni pubbliche – a margine di incontri istituzionali tra i capi di governo – di scarsa fiducia negli impegni assunti dall’Italia, non possono farci perdere di vista la sostanza delle questioni e delle sfide che abbiamo davanti. Gli sforzi già avviati e gli elementi positivi della nostra situazione sono stati certamente già illustrati a Bruxelles. Ma dobbiamo compiere tutte le scelte necessarie per ridurre il rischio a cui sono esposti nei mercati finanziari i titoli del nostro debito pubblico, rendere più credibile il nostro impegno ad abbattere tale debito e a rilanciare la crescita economica.
Nessuno minaccia l’indipendenza del nostro Paese o è in grado di avanzare pretese da commissario. Ma da 60 anni abbiamo scelto – secondo l’articolo 11 della Costituzione e traendone grandissimi benefici – di accettare limitazioni alla nostra sovranità, in condizioni di parità con gli altri Stati : e lo abbiamo fatto per costruire un’Europa unita, delegando le istituzioni della Comunità e quindi dell’Unione a parlare a nome dei governi e dei popoli europei.
Siamo, oggi più che mai, nella stessa barca in un mare in tempesta. Ciascun paese deve fare la sua parte e dobbiamo garantirci reciprocamente l’indispensabile solidarietà. Per l’Italia è il momento di definire – in materia di sviluppo e di riforme strutturali – le “nuove decisioni di grande importanza” annunciate ieri nella dichiarazione ufficiale del Presidente del Consiglio”.

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