Giorno: 13 Settembre 2013

“Decreto legge sulla scuola: ecco il testo”, da La Tecnica della Scuola

A breve il testo (per ora solo una bozza) sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Poi inizierà l’iter parlamentare. Qualche punto interrogativo sulla copertura finanziaria. Il decreto legge sulla scuola approvato dal Governo il 9 settembre potrebbe essere pubblicato già nei prossimi giorni nella Gazzetta Ufficiale. Gli uffici dei diversi Ministeri (e del Miur in particolare) hanno lavorato molto in queste ultime ore per ritoccare, correggere e integrare. Il testo di cui siamo entrati in possesso si può dunque considerare pressoché definitivo. Nelle prossime ore vi proporremo qualche approfondimento, per intanto dobbiamo rilevare che la copertura finanziaria appare – a nostro parere – piuttosto debole, come si può capire da una attenta lettura dell’articolo 27. La parte più consistente (13 milioni di euro per l’anno 2013, 315,535 milioni per l’anno 2014, 411,225 milioni di euro per l’anno 2015 e a 413,243 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016) è infatti legata all’aumento delle accise sui prodotti alcoolici . Ma 8,717 milioni di euro per l’anno 2014, 34,868 milioni per il 2015 e 52,302 milioni a decorrere …

“Municipalizzate, addio ai Comuni dopo due anni di conti in rosso”, di Lorenzo Salvia

La tagliola sulle ex municipalizzate scatterà dopo due anni di bilancio in perdita. Con l’obbligo di vendita delle quote se quella del Comune è una partecipazione di minoranza. E con l’imperativo di liquidare l’intera società se invece il Comune ne possiede più del 50%. Non solo. Per ripianare le perdite sarà sbarrata la strada del salvataggio dall’alto, finora percorsa troppe volte. A tappare il buco non potrà essere più lo Stato, con relativo trasferimento di denaro fresco. Il compito spetterà allo stesso Comune con l’unico strumento che resta nelle mani dei sindaci: l’aumento delle tasse locali, dalle addizionali Irpef alla service tax che verrà. Il governo torna ad occuparsi del cosiddetto capitalismo municipale, quella galassia di 3.600 società partecipate dai Comuni che dal perimetro classico dei servizi pubblici locali,come energia, trasporti e rifiuti, si è allargata nel tempo verso la cultura, lo sport, il commercio, le varie e pure le eventuali. Il pacchetto allo studio dei tecnici del ministro per gli Affari Regionali, Graziano Delrio, dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri nelle prossime settimane, sotto …

“Crescono gli alunni nelle scuole statali ma solo grazie ai figli degli immigrati”, di Salvo Intravaia

Gli alunni delle scuole statali italiane crescono ancora, ma soltanto grazie ai figli degli immigrati. Mentre dalle paritarie gli alunni fuggono. Il ministero dell’Istruzione, in occasione dell’avvio dell’anno scolastico, ha pubblicato un focus con una serie di dati relativi proprio all’anno scolastico al via nei giorni scorsi. Un dossier in grado di fornire a genitori, dirigenti scolastici e insegnanti le prime indicazioni su cosa è lecito aspettarsi quest’anno. In Italia, il numero di alunni è ormai in crescita da oltre un decennio, ma soltanto grazie all’apporto degli alunni con cittadinanza non italiana che crescono ancora. Le scuole pubbliche ospiteranno quest’anno 7.878.661 alunni, quasi 20mila in più dello scorso anno. Ma l’aumento è da attribuire all’incremento degli alunni stranieri – 736.654 in tutto – che in due anni sono cresciuti di 57mila unità. Al contrario, gli iscritti nelle paritarie sono ancora in calo, fenomeno che si verifica ormai da qualche anno. E gli alunni si stanno pericolosamente avvicinando alla soglia psicologica del milione di alunni: 1.036.312 per il 2012/2013. E per la prima volta, dopo gli …

“Sto dalla parte dei lavoratori la crisi può travolgere altre aziende”, di Roberto Mania

«La nostra prima preoccupazione sono i lavoratori », dice il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato. La decisione dei Riva di mettere in libertà i 1.400 dipendenti degli impianti dell’acciaio non era affatto attesa. È arrivata improvvisa anche sul tavolo del governo. Appena tornato da L’Aquila, dove aveva partecipato ad un convegno, Zanonato si è chiuso nel suo ufficio in Via Veneto insieme al sottosegretario Claudio De Vincenti e al capo della task force per le crisi aziendali Giampiero Castano, per riaprire il dossier Ilva. Ha convocato i sindacati. Ha chiamato il presiedente dell’Ilva, Bruno Ferrante, e il commissario Enrico Bondi. Ha contattato il premier Enrico Letta, impegnato a Venezia nella trilaterale Italia, Slovenia e Croazia. Poi ha annullato il suo intervento alla festa della destra sociale di Atreju dove avrebbe dovuto parlare di crisi industriale. Il caso Riva è una nuova emergenza. Ministro, come giudica la decisione dei Riva? Una ritorsione, un ricatto nei confronti dei lavoratori, cioè la parte più debole, oppure una scelta obbligata di fronte al sequestro dei beni imposto dalla …

“Carrozza ha un’idea: aggiornamento obbligatorio per tutti i prof”, di Alessandro Giuliani

L’impressione, però, è che dopo le 24 ore d’insegnamento obbligatorio e l’orientamento post medie e superiori inserito tra le attività funzionali, ci ritroviamo di fronte alla terza proposta di incremento di lavoro a costo zero. Per il Ministro tra il corpo docente c’è già questa volontà: so che non ci sono opportunità, lo stipendio è molto basso e quindi sembra chiedere troppo, ma c’è l’esigenza. Per farlo servono strumenti accessibili a tutti e adeguati al sistema. L’impressione, però, è che dopo le 24 ore d’insegnamento obbligatorio e l’orientamento post medie e superiori inserito tra le attivit à funzionali, ci ritroviamo di fronte alla terza proposta di incremento di lavoro a costo zero. Cambiano i governi, ma continuano a fioccare le proposte di incremento degli impegni dei docenti a costo zero. Solo per rimanere agli ultimi mesi, nello scorso autunno ci aveva provato l’entourage dell’ex ministro Profumo con l’originale idea di portare orario d’insegnamento a 24 ore settimanali per tutti. Qualche settimana fa è toccato all’attuale responsabile del Miur, Maria Chiara Carrozza, impegnarsi a favore della …

“Povera Italia: così muore il lavoro”, di Rinaldo Gianola

All’improvviso sembra tutto inutile, banale, superfluo. Diventa fastidiosa la questione della decadenza di un senatore condannato, ci appare noiosa la diatriba democratica sull’ascesa di un giovane sindaco ai cieli della politica, risulta totalmente fuori luogo la vivace discussione sulla ripresa, le tasse e le ultime balle di Marchionne. All’improvviso la cronaca ci impone le vere emergenze di un Paese impoverito e sofferente: gli operai muoiono per l’ennesima esplosione di un silos e vengono buttati fuori dalla fabbrica per la vendetta di un famoso industriale, inquinatore e sfruttatore. È come se non cambiasse mai nulla. Quante volte abbiamo raccontato di operai dilaniati da un’esplosione, come è accaduto ieri ai due poveri lavoratori di Lamezia Terme? Quante volte ci siamo indignati e abbiano ascoltato le promesse di istituzioni e politici che non sarebbe più successo, che la strage sul lavoro sarebbe finita? Si muore in fabbrica e si perde il posto, tutto si tiene in un dramma silenzioso che continua, senza interruzioni, quasi che il destino dei lavoratori sia tragicamente segnato come ci hanno insegnato questi ultimi …

“La pelle degli operai”, di Adriano Sofri

“Se fossi il papa” – chi non comincia così, oggi. Se fossi il papa, visiterei le discariche dell’Ilva. Ma andiamo per ordine. Nel 2008, in cambio di qualcosa, i Riva padroni dell’Ilva diventarono, versando 120 milioni, il secondo azionista dell’Alitalia rattoppata, dopo Air France. Settantuno di quei milioni sono stati ora sequestrati dalla Guardia di Finanza, insieme al patrimonio che i Riva avevano scorporato dall’Ilva, per metterlo al riparo: il totale di questo secondo sequestro (il primo superava di poco il miliardo) è di 916 milioni di euro. Sono porzioni pazientemente stanate dalle proprietà Riva per coprire la cifra di 8,1 miliardi, fissata dalla magistratura come l’equivalente di quanto i Riva avevano sottratto al risanamento ambientale. “Riva Acciaio” ha annunciato ieri la chiusura di sette stabilimenti, Verona, Caronno Pertusella (Varese), Lesegno (Cuneo), Malegno, Sellero, Cerveno (Brescia) e Annone Brianza (Lecco), e due di servizi e trasporti (Riva Energia e Muzzana Trasporti), per un complesso di 1500 lavoratori. Ritorsione che vuol mettere questi lavoratori contro quelli dell’Ilva tarantina, e gli uni e gli altri contro Procura …