Giorno: 5 Settembre 2013

Un eroe normale

Sembra incredibile che siano già passati tre anni dalla scomparsa di Angelo Vassallo, del “Sindaco pescatore”. Ed è grave che a tre anni di distanza i suoi assassini siano ancora impuniti. Non vorrei però che Angelo fosse ricordato solo per come è morto, per il suo impegno per la legalità e per l’ambiente. Angelo era innanzitutto un bravo politico, un ottimo amministratore. Aveva la fantasia e la dote di saper trasformare buone idee e buoni ideali in buona economia. E sapeva che il cuore di questa buona economia è l’ambiente, la qualità, l’amore per la propria terra. Realizzazioni concrete e visione erano in Angelo sempre assieme. Penso al completamento degli impianti di depurazione, alla realizzazione del porto di Acciaroli, fondamentale per i pescatori e per lo sviluppo turistico di quel territorio, alla raccolta differenziata vicina all’80%, ai progetti sulle fonti rinnovabili, alla difesa del territorio dalle speculazioni. Sempre assieme alle iniziative sociali e culturali e ad un grande patriottismo locale. Quando non bastavano i fatti a promuovere una terra, che non era di per sé …

“Un ricatto irresponsabile”, di Pietro Spataro

E’ umiliante che mentre nelle altre capitali si discute e ci si divide sulla guerra e sulla pace e sul futuro del mondo, a Roma un uomo solo allo sbando costringa governo e Parlamento a misurarsi con i suoi ricatti. Il destino personale di uno contro gli interessi di tutti, la sua salvezza giudiziaria contro la vita del governo. Minacce che vengono portate avanti a qualunque prezzo: lo spread che riprende quota, la Borsa che precipita portandosi dietro tutti i listini, l’azione economica dell’esecutivo appesa a capricci indecenti. Siamo qui, fermi da più di un mese. Tra falchi e colombe che si scambiano i ruoli e volteggiano sulla vita difficile degli italiani. Eppure le cose sono chiare sin dall’inizio: Berlusconi è stato condannato in modo definitivo per frode fiscale, dunque nulla o nessuno potrà sottrarlo agli effetti della sentenza. Decadenza e interdizione comprese. Nessuna democrazia può accettare il baratto tra i principi dello Stato e della legalità e quelli individuali di un suo cittadino, chiunque esso sia. Proprio per questo non si può continuare impunemente …

“Il tetto di spesa al caro libri c’è. Peccato sia solo sulla carta”, di Raffaello Masci

Il caro libri non dovrebbe esserci perché il ministero ha preso tutte le misure idonee affinché il fenomeno non si verifichi. Anzi, ha addirittura bloccato i tetti di spesa. Eppure se vi disponete a comprare i libri per i vostri figli, vi accorgete che la batosta è dietro l’angolo e il mercato non sta a sentire prediche di sorta. Cominciamo la storia dall’inizio. Il ministero ha introdotto dei tetti di spesa per l’acquisto dei libri scolastici fin dal 1999, tempi del ministro Luigi Berlinguer: tabelle rigorose fissano le colonne d’Ercole della spesa per tutte le classi, dalla prima media fino all’ultimo anno delle superiori con un margine di tolleranza del 10%. Il tetto può essere adeguato ogni anno all’aumento dell’inflazione, ma il ministro Maria Chiara Carrozza quest’anno l’ha tenuto sui livelli dell’anno scorso. Eppure i prezzi aumentano, perché lo sforamento del tetto è all’ordine del giorno: in parte dovuto ad un sotterfugio, quello dei libri «consigliati» che di fatto diventano obbligatori perché fanno al differenza tra chi ce l’ha e chi no. Ma soprattutto si …

“Rappresentanza, il diritto di sciopero non si può toccare”, di Luigi Mariucci

Il tema di una disciplina legislativa della rappresentanza sindacale sta tornando di attualità, ma non nel modo corretto, almeno a leggere alcuni commenti. La questione, che si trascina da oltre mezzo secolo, viene infatti rilanciata a seguito della decisione della Fiat di applicare -finalmente- la sentenza della Corte costituzionale e di reintegrare la Fiom nel diritto alla rappresentanza nei luoghi di lavoro. La Fiat tuttavia ha corredato questo adempimento obbligato con un oscuro avvertimento: si minaccia per l’ennesima volta di abbandonare la produzione in Italia se non verrà stabilita una regolamentazione di legge della azione sindacale. Il punto naturalmente è: quale regolazione? Non è mancato chi si è affrettato a dichiarare che una attuazione dell’art. 39 cost., sulla libertà sindacale e sulla contrattazione collettiva, sarebbe inutile se non si introducesse anche una parallela limitazione del diritto di sciopero, di cui all’art.40 cost., con l’obiettivo dichiarato di stabilire l’illegittimità tout court degli scioperi effettuati dopo la stipulazione di un contratto collettivo. Viene in mente quanto accadde nei primi anni ’50 con il disegno di legge Rubinacci. …

«Franceschini con Matteo? Non capisco perché», di Osvaldo Sabato

«Prima di prendere il treno vorrei sapere qual è la destinazione» osserva l’onorevole del Pd Cesare Damiano. Il presidente della Commissione Lavoro della Camera usa questa metafora per chiarire che «scegliere adesso i candidati senza sapere quali sono i loro programmi è una scelta sbagliata». Il riferimento è all’endorsement del ministro Dario Franceschini a favore di Matteo Renzi. Quanto sembrano lontani i tempi in cui il sindaco di Firenze definiva lo stesso Franceschini «vice disastro». Ormai è acqua passata. L’attualità racconta di un asse fra il ministro dei rapporti con il Parlamento e il rottamatore per spingerlo verso la segreteria nazionale del Pd. «Non condivido questa scelta di Franceschini» precisa Damiano «la trovo prematura». Presidente, perché dice che è prematura? «Io per scegliere un leader, come sempre, privilegio i contenuti, vorrei sapere qual è il suo programma. Vale per Civati, Cuperlo, Pittella e quindi anche per Renzi». Perché secondo lei Franceschini ha annunciato in anticipo il suo sostegno a Renzi? «Questo, naturalmente bisogna chiederlo a lui. Io penso che sia una scelta intempestiva, che fa …

Rossi Doria: “servono più risorse, altrimenti penalizziamo gli alunni deboli”, di Alessandro Giuliani

Per il sottosegretario all’Istruzione il rischio è di ritrovarci con una scuola dei talenti da una parte e una degli ‘sfigati’ dall’altra: grazie invece a maggiori finanziamenti, gli insegnanti si organizzerebbero in autonomia, rispondendo direttamente ai ragazzi e ottenendo risultati, sia in termini di riduzione delle bocciature sia accompagnando chi è in difficoltà. È difficile, però, che questo Governo possa fornire certe risposte. Dare più risorse alla scuola, per superare il problema dell’appiattimento formativo. Che penalizza, certamente, i ragazzi più svantaggiati e provenienti da famiglie culturalmente meno dotate. A farne richiesta è uno dei rappresentanti più alti del ministero dell’Istruzione, il sottosegretario Marco Rossi Doria. “Nella scuola oggi – ha detto intervistato dal programma ‘Tutta la città ne parla’ di Rai Radio3 – c’è un problema di equità, la nostra scuola è troppo standardizzata: una scuola equa non dà la stessa cosa a tutti, ma dà di più a chi parte con meno, come diceva don Milani. Fa scoprire le parti nascoste di ciascuno studente e ne stimola i lati più forti. Se non si …

“L’infernale illusione delle armi”, di Adonis*

L’intervento americano in Siria nasce nell’illusione di una “guerra lampo”, di “colpi limitati, chirurgici, mirati”. Rischia invece di sfuggire di mano, di aizzare il conflitto e di ripetere il peccato mortale in cui sono scivolati sia l’opposizione armata sia il regime siriano. Potrebbe involontariamente trasformarsi in una forma di sterminio simile a quello dei nativi del continente nordamericano. Continente chiamato ora “Stati Uniti d’America ». O allo sterminio perpetrato dalla Turchia all’inizio del ventesimo secolo contro il popolo armeno e le altre minoranze storiche di cristiani, siriaci, caldei ed assiri. Infatti, l’operazione militare avviene in un contesto complesso, confuso, anzi, cieco. 1. Se si trattasse davvero di una questione umanitaria e di difesa dei diritti fondamentali degli arabi, il mandato di chi se ne fa carico dovrebbe estendersi al di là della sola Siria. L’America dovrebbe fare i conti con la violazione di quei diritti, sia da parte degli Stati arabi alleati, sia da parte del suo principale alleato Israele. 2. Il conflitto siriano si consuma in un clima caotico, ambiguo, ingarbugliato. È indispensabile considerarne …