Giorno: 9 Settembre 2013

“Il partigiano Johnny nella notte di Allende”, di Luis Sepùlveda

Il giorno più nero della storia del Cile spuntò coperto di nuvole. La primavera alle porte, atterrita dall’orrore che si avvicinava, aveva deciso di negarci i primi tepori. Alle sei del mattino Salvador Allende, il Compagno Presidente, ricevette le prime informazioni sul golpe imminente e diede ordine alla scorta, al Gap, di lasciare la residenza di calle Tomás Moro per raggiungere il palazzo de La Moneda. Un contingente del Gap – Gruppo di Amici Personali – rimase a garantire la sicurezza della residenza e il resto si mise in marcia armato di kalashnikov. Fra i Gap che uscirono insieme al Compagno Presidente c’erano tre ragazzi molto giovani: Juan Alejandro Vargas Contreras, ventitré anni, studente; Julio Hernán Moreno Pulgar, ventiquattro anni, studente e dipendente del palazzo presidenziale e Óscar Reinaldo Lagos Ríos, ventun anni, studente e operaio in un’azienda agroalimentare. Tutti e tre erano militanti della Federación Juvenil Socialista. E oggi, a quarant’anni dal colpo di stato che ha messo fine al più bel sogno collettivo, voglio parlare di uno di loro, di Óscar, un ragazzo …

“Il Cdm approva il dl sulla scuola”, da La Tecnica della Scuola

Nuove assunzioni, costo dei libri, bonus maturità e procedura diversa per assumere i presidi. Il Cdm approva il pacchetto scuola. Letta: prime risposte. 100 milioni per il diritto allo studio; riduzione del costo dei libri e divieto fumo elettronico; 400 milioni a regime per la scuola Cancellato da subito il contestato “bonus maturità”. “Resta fermo che penseremo a una valorizzazione del curriculum scolastico, anche in termini di borse di studio, per gli studenti che accedono all’università”, ha detto Carrozza. E inoltre confermato la proroga del piano triennale di assunzioni di docenti e Ata con circa 42mila posti a cui si aggiungeranno, in tre anni, circa 27mila docenti sul sostegno, trasformando in organico di diritto i posti attualmente coperti con supplenti. Dal primo gennaio partiranno le assunzioni Ata, bloccate ad agosto per il veto del Mef in attesa di sbrogliare la questione dei docenti inidonei. Ci sarà anche un’ora di geografia generale ed economica in più negli istituti tecnici e professionali al biennio iniziale. Al potenziamento della materia sono destinati 13,2 milioni, 3,3 per il 2014 …

“Donne e lavoro per la crescita”, Silvia Bernardi

Ismey ha 35 anni, si è diplomata alla scuola internazionale di recitazione, guadagna 26mila euro all’anno come impiegata commerciale in un ufficio di Reykjavík dove l’affitto di una casa costa 700 euro al mese. Il suo Paese è al primo posto nella classifica del Global gender gap (differenza di genere) pubblicata dal World economic forum che confronta ruoli e stipendi maschili e femminili in 135 Paesi. In Islanda, negli ultimi cinquant’anni, ci sono state diciannove donne a capo del governo, con una percentuale di quote rosa in Parlamento del 40%; un ministero su due ha una guida femminile, lavora l’81% delle donne che, tra i professionisti, sono la maggioranza. Maria ha 29 anni, fa la cameriera a Cuba (al 19° posto della classifica) dove non si paga l’affitto per la casa ma un litro di latte costa 2 euro. Guadagna 8 euro in pesos convertibili e altrettanti in pesos non convertibili. Sull’isola il 35% dell’Assemblea Nazionale è in rosa e le donne che lavorano sono più del 50 per cento. Scorrendo la classifica bisogna scendere …

“Se la grande industria diventa piccola”, di Maurizio Ricci

C’era una volta la grande industria. Oggi, il destino della Fiat rimane una scommessa. L’Ilva è piena asfissia. L’Alcoa se ne è andata. La Finmeccanica traballa. L’Indesit è mezza andata all’estero. L’Alitalia affonda. Auto, siderurgia, chimica, farmaceutica, elettronica sono tutti settori in cui, sul mercato mondiale, l’Italia occupa ormai una posizione marginale, relegata a primeggiare solo in alcune nicchie (come la Ferrari e le auto di superlusso). La ripresa, quando arriverà, sarà ancora fatta di industria e esportazioni, ma partirà da molto più in basso, dallo spolverìo di aziende medie, piccole e, soprattutto, piccolissime, che sono la struttura portante della nostra economia: la media degli addetti, nelle industrie italiane, è dieci. Chi ritiene che questo predominio delle microaziende sia una zavorra, che renderà la ripresa meno solida e robusta deve registrare che il “nanismo” delle aziende italiane non si sta riducendo, ma sta aumentando. Nella crisi, la grande impresa è affondata a velocità doppia, rispetto all’insieme delle industrie. L’economia che ripartirà rischia di aggirarla e lasciarla indietro, chiamando in causa il modello di sviluppo a …

“Voglia di politica in tempo di crisi dei partiti”, di Carlo Buttaroni

Attenti e informati, consapevoli che bisogna interessarsi di politi- ca per scegliere rappresentanti onesti e competenti. Eccoli gli italiani che non ti aspetti. Persino convinti che «destra», «centro», «sinistra» siano coordinate che hanno ancora corrispondenze nel modo di interpretare la società e i suoi bisogni. Anche se, quando si parla di partiti, le sfumature si attenuano e prevale un’atmosfera rarefatta che rivela la perdita di quelle identità e di quei riferimenti che, a lungo, hanno costituito i punti d’orientamento per masse di cittadini. Una perdita che si trasforma in crescente diffidenza nei confronti delle forze politiche, nel momento in cui le ambizioni e gli interessi dei singoli hanno preso il sopravvento sui fini generali. Perché la politica è un invito costante ad agire in pubblico e a scegliere delle destinazioni per affermare il bene comune. È proprio l’allontanamento da questa missione a far defluire la grande attesa riposta nelle leader-ship in un disincanto che assume le forme dell’abbandono e del sentimento tradito. Un tradimento che non si traduce, però, nell’abbandono della politica, ma segna il …