Giorno: 27 Settembre 2013

“L’insegnante che vorrei a lezione con Recalcati e Lodoli”, di Antonio Valentino

In queste settimane, segnate dall’inizio del nuovo anno scolastico e delle lezioni, giornali e riviste, cartacei e on line, si sono sbizzarriti a proporci i punti di vista di personaggi, generalmente noti e accreditati, del mondo dell’università e della scuola e della cultura in genere. Tra i non pochi che offrivano considerazioni con cui in ogni caso fare i conti, due soprattutto, di recente lettura (su la Repubblica dello scorso mercoledi), hanno richiamato la mia attenzione: Massimo Recalcati – psicanalista, tra i più noti in Italia, e professore universitario -, con l’articolo “Il Maestro riluttante. Cari professori non fate gli psicologi”) e Marco Lodoli – professore in un Istituto Professionale della periferia di Roma ed editorialista di Repubblica -, con “La scuola raccontata diventa un boom editoriale”. Le loro considerazioni mi hanno colpito per motivi diversi ma convergenti. Recalcati, perché, nel rappresentare le storture della nostra scuola – o quelle che a lui sembrano tali – individua, e ci propone, come “mito” per l’oggi, la professoressa Giulia, un’insegnante che, ai tempi in cui lui frequentava …

“Per combattere (davvero) la piaga del femminicidio”, di Rosa Calipari

La violenza sulle donne e il crescente numero di femminicidi rappresentano una vera e propria emergenza nazionale. E non c’è ormai giorno nel quale questa realtà non venga ribadita più o meno brutalmente da fatti o parole. Secondo me è necessario ammettere, per non affrontare la questione superficialmente, che si tratta di un fenomeno purtroppo radicato del nostro Paese, per molti anni ignorato e che oggi, per via dell’enorme ritardo accumulato, rischia di essere affrontato con la sola logica dell’emergenza, come si trattasse di un allagamento o di un terremoto. Nelle prossime settimane il Parlamento è chiamato a votare il decreto sulla violenza di genere, un appuntamento sul quale c’è una grandissima attesa. La ratifica della Convenzione di Istanbul è stato un primo importantissimo risultato ma il vero problema sarà quello di applicarla adeguando il nostro sistema con l’adozione delle norme mancanti e con l’innovazione di quelle esistenti. Al contempo, dovremo vigilare su quanto è già stato fatto, per dare continuità alle politiche necessarie affinché prevenzione, formazione, protezione e repressione risultino veramente efficaci. Non illudiamoci, …

“Cambiamo i trattati UE”, di Luciano Gallino

Poco prima delle elezioni, una nota rivista tedesca di studi politici ha pubblicato un articolo intitolato “Quattro anni di Merkel, quattro anni di crisi europea”. L’autore, Andreas Fisahn, non si riferiva affatto al rinnovo ch’era ormai certo del mandato alla Cancelliera, bensì al precedente periodo 2010-2013, in cui l’austerità imposta da Berlino tramite Angela Merkel ha rovinato i paesi Ue. Ma la sua diagnosi ci porta a dire che la riconferma di quest’ultima assicura che senza mutamenti di rilievo nelle politiche dell’Unione il prossimo quadriennio potrebbe essere anche peggio. Sui guasti pan-europei delle politiche di austerità come ricetta per risolvere la crisi, in nome della stabilità dei bilanci pubblici, non ci possono essere dubbi. I disoccupati nella Ue hanno superato i 25 milioni, di cui oltre 19 nella sola zona euro, e 4 in Italia. La compressione dei salari e dei diritti dei lavoratori ha creato decine di milioni di lavoratori poveri, a cominciare dalla Germania dove i salari reali, caso unico in Europa, sono oggi inferiori a quelli del 2000. Quasi ovunque sono stati …

“Il braccialetto elettronico che “spierà” lo stalker”, di Maria Elena Vincenzi

Un braccialetto per tenere gli stalker lontani dalle loro vittime. E, in più, via libera alle intercettazioni telefoniche. Le commissioni Giustizia e Affari Costituzionali hanno approvato due emendamenti al decreto legge sul femminicidio che introducono una nuova stretta sulle condotte persecutorie, questo lo spirito, una maggiore tutela delle vittime. LE MODIFICHE prevedono la possibilità di usare le intercettazioni telefoniche anche per il reato di stalking ma soprattutto l’utilizzo di una serie di strumenti elettronici per tutelare le donne. I braccialetti, ma non solo. Nell’emendamento si fa riferimento anche ad altre forme di telecontrollo che possono essere applicate a chi è stato destinatario di un provvedimento cautelare di allontanamento dalla casa familiare (come previsto dall’articolo 282bis del codice di procedura penale). Le variazioni che dichiarano guerra ai reati “sentinella”, quelli che spesso sono l’anticamera di ulteriori violenze, sono state approvate all’unanimità dalle commissioni, ma va registrato che al momento del voto in aula c’era un solo deputato del Pdl. Soddisfatta la promotrice Alessia Morani (Pd): «La norma risponde anche all’auspicio che il ministro Cancellieri aveva fatto …

“L’eversione bianca”, di Ezio Mauro

Adessi Silvio Berlusconi è solo davanti alla crisi di sistema che sta provocando. Anche se ha costretto i suoi parlamentari a firmare dimissioni in bianco per tentare un ultimo atto di forza che è in realtà una dichiarazione estrema di debolezza e di paura, è istituzionalmente solo. La minaccia di un Aventino di destra ha infatti costretto il Capo dello Stato a denunciare “l’inquietante” strategia della destra, l’“inquietante” tentativo di forzare il Quirinale a sciogliere le Camere, la “gravità e l’assurdità” di evocare colpi di Stato e operazioni eversive contro Berlusconi, ricordando infine che le sentenze di condanna definitive si applicano ovunque negli Stati di diritto europei, così come Premier e Presidente della Repubblica non possono interferire con le decisioni di una magistratura indipendente, nel mondo in cui viviamo. La gravità di questo richiamo, su elementari principi di democrazia, segnala l’emergenza istituzionale in cui siamo precipitati. Bisognava fermare per tempo — istituzioni, opposizioni, intellettuali, giornali, un establishment degno di questo nome — la progressione di un’avventura politica che costruiva se stessa come sciolta dalle leggi, …

“Adesso basta”, di Claudio Sardo

Adesso basta. La misura è colma. Le insolenti, deliranti risposte dei parlamentari Pdl e dei loro capigruppo all’allarme lanciato dal presidente della Repubblica sono inaccettabili. Guardando agli interessi dell’Italia, soprattutto delle classi più deboli, non sono venute meno le ragioni di un governo che affronti questa congiuntura terribile e realizzi alcuni cambiamenti economici e istituzionali, pur in assenza di una maggioranza politica. Una resa all’ingovernabilità, dopo aver raccontato al mondo che ci stavamo preparando alla presidenza europea del 2014 e all’Expo del 2015, avrebbe l’effetto di accelerare il declino del Paese, di rendere ancora più improbabile un cambiamento futuro, di aprire la porta a nuove ondate speculative contro i risparmi degli italiani e i patrimoni delle imprese. Ma Berlusconi è totalmente disinteressato all’Italia. È pronto a far saltare i fragili equilibri di un sistema vicino al collasso nel disperato tentativo di sottrarsi a una sentenza definitiva. Ed è pronto a portare il ricatto al vertice delle istituzioni. Il Capo dello Stato ha giustamente definito «inquietanti» le dimissioni di massa, annunciate dai parlamentari Pdl nel caso …

“G8, la catastrofe della Maddalena”, di Carlo Bonini

Nel 2009 avrebbe dovuto ospitare il vertice dei grandi della Terra. Ma il trasferimento del summit a L’Aquila rese i lavori portati a termine a tempo di record, con costi ingentissimi, inutili o quasi. L’ex Arsenale, promise Guido Bertolaso all’epoca plenipotenziario della Protezione Civile, aveva un destino da alberghi di lusso e yacht club. Le previste bonifiche a mare, non effettuate, hanno bloccato il turismo. I costi rischiano di lievitare ancora. E di molto. Mentre Regione, ministero dell’Ambiente e Comune si scaricano le responsabilità del disastro LA MADDALENA – Esistono catastrofi che il silenzio in cui sono state sprofondate, se possibile, rende ancora più intollerabili. E il G8 sull’Isola della Maddalena è una di quelle. Quattrocento milioni di euro di denaro pubblico hanno consegnato 27mila metri quadrati di edifici, 90mila metri di aree a terra e 110mila di mare al nulla di un progetto privato di fatto mai partito (un polo di lusso per la vela gestito dalla Mita Resort dell’ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia). Ai veleni liberati dai fondali della darsena dell’ex Arsenale …