Giorno: 10 Settembre 2013

“Quirico, un giorno per riscoprire il mondo”, di Mario Calabresi

L’aereo era appena decollato da Torino, alle 6 e 40 di ieri mattina, quando Giulietta Quirico, seduta accanto al finestrino, ha visto il cielo colorarsi di arancione e si è lasciata andare: «Non ho chiuso occhio anche stanotte ma finalmente per noi è l’alba di un nuovo giorno». Nella borsa che ha preparato in fretta l’abito grigio, la camicia a righe e la cravatta regimental per quel marito che non vede da 156 giorni. All’atterraggio il traffico di Roma ritarda l’incontro previsto per le 8 alla Farnesina. Le squilla il telefono, è Claudio Taffuri, il capo dell’Unità di crisi, che le chiede dove sia finita, dice che Domenico l’attende con ansia. Allora lei con una certa ironia risponde: «L’ho aspettato per cinque mesi, adesso non sarà un dramma se mi aspetta lui per cinque minuti». L’incontro è commovente, poi Domenico corre a cambiarsi e smette i panni del prigioniero, dell’uomo costretto a vegetare per quasi due stagioni: «Mi hanno rubato una primavera e un’estate, era come se fossi su Marte, sono stato tagliato fuori dal …

E il Pd prepara la linea dura “Ormai nulla ci farà cambiare idea”, di Goffredo De Marchis

«Il Pd non può più fermarsi », dicono a Palazzo Chigi condividendo la linea del partito. Non ci sono spiragli per concedere tempo e fiato ai ricorsi di Berlusconi, alle manovre dilatorie del Pdl nella giunta del Senato che decide la decadenza del Cavaliere. «L’unica preoccupazione è non commettere errori — spiega Guglielmo Epifani ai suoi collaboratori —. Non dobbiamo dare l’idea di strappi giustizialisti e non dobbiamo accettare le strategie messe in atto dai berlusconiani per far slittare il voto. L’importante è mantenere un atteggiamento coerente, senza accettare provocazioni e senza dare pretesti». È questa la strada scelta da Largo del Nazareno per salvare il Pd ed Enrico Letta dalla possibile “rissa” innescata da Berlusconi. Non ci sono margini per allungare il brodo. E non è possibile aspettare che siano i giudici della Corte di appello di Milano a decidere sull’interdizione dai pubblici uffici scongiurando il cortocircuito dentro le larghe intese. Letta ha seguito l’evoluzione della discussione a Palazzo Madama da Bruxelles. Gli altri dirigenti democratici hanno continuato il loro giro per le festesparse …

“Io, candidata al test di Medicina. Uno slalom che diventa lotteria”, di Flavia Amabile

È stata questione di un istante. Ero appena entrata nell’aula, per prima, visto il cognome e il destino che mi accompagnano fin dai tempi della scuola e degli elenchi in ordine alfabetico. Ho lasciato il documento, firmato la presenza, ritirato il mio bustone ancora chiuso con il test, un’assistente della commissione mi ha chiesto di sedermi in ultima fila, ma la presidente l’ha corretta: «No, iniziamo dalla prima fila». È partita così la mia avventura fra i 7.101 iscritti al test di Medicina e Chirurgia alla Sapienza di Roma. Con una imprecazione sottovoce per la sfortuna. D’altra parte agli slalom e alle lotterie bisogna essere preparati, se si decide di partecipare alla selezione per diventare matricola di Medicina. Lo slalom inizia già a luglio, quando ci si iscrive. La procedura è complicata, piena di siti a cui iscriversi, password da creare, server sovraccarichi perché nello stesso momento decine di migliaia di persone stanno provando a fare quello che vuoi fare tu e, quindi, sei costretto a ripetere l’operazione per più giorni senza capire che cosa …

“Tfa, un fallimento organizzato”, di Emanuela Micucci

In ritardo, inefficienti, con tutor poco coinvolti. I Tfa inciampano sui tirocini che avrebbero dovuto qualificare i nuovi percorsi di formazione iniziale dei docenti delle secondarie. A fare un bilancio del primo anno dei tirocini formativi attivi (Tfa) è il Rapporto Anfis sul Tfa 2013 che l’associazione nazionale dei formatori insegnanti superiori (Anfis) ha appena inviato al ministero dell’istruzione (www.anfis.eu). Condotta su 77 tutor in 39 sedi universitarie dei Tfa, l’indagine, «pur con alcuni limiti – precisa Riccardo Scaglioni, il presidente dell’Anfis – permette valutazioni di tipo qualitativo e tendenziale su quanto avvenuto in questo primo anno» e lo fa «per la prima volta in modo organico e esteso e con la tempestività necessaria a intervenire subito sulla continuazione più positiva dell’esperienza del Tfa nella sua seconda applicazione». Senza entrare nel merito dei risultati formativi dei percorsi né nella loro struttura, l’organizzazione e l’attuazione dei Tfa presenta più ombre che luci. Soprattutto nel tirocinio di 475 ore svolto a scuola. Il primo disagio nel calendario con ritardi in molte università nell’avvio e nella conclusione delle …

“Sostegno con criteri uniformi”, di Antimo Di Geronimo

Il numero dei docenti di sostegno in organico di diritto crescerà di anno in anno fino a raggiungere, dal 2015/2015, le stesse proporzioni del 2006/2007. Il il numero dovrebbe passare dagli attuali 63.348 a 86.447 insegnanti. É quanto prevede il decreto legge sulla scuola approvato ieri dal governo. Il dispositivo disciplina anche nuove procedure per l’accertamento dell’handicap, tramite l’inserimento nelle commissioni mediche di un dirigente scolastico o di un docente, designato dal direttore generale dell’ufficio scolastico regionale. Il dispositivo prevedepoi l’elaborazione di tabelle per agevolare il lavoro delle commissioni, così da rendere il più possibile uniforme, su tutto il territorio nazionale, il modo di lavorare e gli effetti degli accertamenti. Basta posti in deroga Si prevede un graduale ampliamento dell’organico di diritto del sostegno, che dovrebbe ritornare ai livelli del 2006/2007. Lo strumento tecnico adottato dall’esecutivo è la modifica del comma 414, dell’articolo 2, della legge 244/2007. Che aveva disposto la riduzione del 30% dell’organico dei docenti di sostegno attivato nell’anno precedente. La norma, peraltro, era stata fatta oggetto di una pronuncia da parte della …

“Distinguere partito e governo”, di Claudio Sardo

Per uscire da una crisi bisogna cambiare i canoni e i comportamenti che della crisi sono stati la causa. Vale per le dottrine economiche che hanno prodotto questo disastro. Ma vale anche per il sistema politico, portato al collasso dalla cosiddetta seconda Repubblica. Ovviamente, la discussione è aperta su quale sia la ricetta migliore. C’è anche chi sostiene che la dottrina non vada affatto cambiata, e che debba essere applicata in modo più rigoroso, perché il difetto è stato nell’approssimazione, nell’imperfezione delle forme. Abbiamo inseguito per due decenni il mito del modello anglosassone. È quanto mai di- stante dalla nostra cultura politica e istituzionale. Per questo lo abbiamo pure deformato. Le elezioni parlamentari sono diventate elezioni quasi-dirette del premier. La nostra Costituzione è stata violata nello spirito. E il risultato non poteva essere più penoso: governi instabili, trasformismo parlamentare in aumento, fino alla perla del Porcellum che ha sottratto al «cittadino-arbitro» persino la facoltà di scegliere deputati e senatori. Si voleva abbattere la democrazia dei partiti, ritenuta responsabile del tracollo e della corruzione della prima …

“Il potere non è donna”, di Federico Fubini

Non succede spesso che qualcuno dall’Italia sia invitato in giro per il mondo per spiegare com’è avanzato questo paese. Non di questi tempi. Sarebbe dunque solo umano se, quando è stata chiamata alla Borsa di Tel Aviv, Joyce Bigio si fosse chiesta se davvero gli investitori volevano ascoltare proprio lei. Non che Bigio non abbia qualcosa da raccontare, perché a modo suo fa parte di una generazione di pionieri. Mentre l’Italia introduceva la nuova legge per far salire la quota di donne ai vertici delle società quotate, questa manager italo-americana è entrata nel consiglio di amministrazione di Fiat Spa. Il suo ingresso nel gruppo di Torino è stato solo un passaggio di un movimento più ampio che, per una volta, sta spingendo il paese dalle posizioni di coda alle parti alte di una classifica globale. Solo un anno fa le donne nei board delle società del Fste Mib, il principale listino di Milano, erano circa il 7 per cento del totale; adesso sono già salite attorno al 20 per cento, secondo le stime dell’associazione Valore …