Giorno: 17 Settembre 2013

Edilizia scolastica, Ghizzoni “Esportiamo il modello post-sisma”

Viene presentato domani a Roma il rapporto su “Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola”. La parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni sarà uno dei partecipanti alla tavola rotonda organizzata dall’onlus Cittadinanzattiva nell’ambito della presentazione dell’11esimo rapporto su “Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola”, programmata per la mattinata di mercoledì 18 settembre a Roma, a Palazzo Marini. “Credo che si debba fare della ricostruzione post-sisma delle scuole emiliane un modello esportabile – spiega l’on. Ghizzoni – Non è un caso che siano stati invitati a parlare anche i nostri ingegneri, che saranno auditi, in un secondo momento, pure in Commissione alla Camera”. Fare della ricostruzione post-sisma delle scuole emiliane un modello esportabile, non solo in situazioni di emergenza, ma anche nella normale programmazione per la manutenzione, ristrutturazione e il rinnovo del patrimonio edilizio scolastico italiano: è la proposta che la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni, vicepresidente della Commissione Istruzione della Camera dei deputati, porterà, nella mattinata di mercoledì 18 settembre, alla discussione dei partecipanti della tavola rotonda organizzata dalla onlus Cittadinanzattiva, a Roma, nell’ambito della presentazione dell’11esimo …

«Faccio un figlio e mi metto in proprio» La spinta delle mamme imprenditrici, di Elvira Serra

Sono il fattore D della ripresa economica. Le donne imprenditrici stanno aumentando a un passo triplo rispetto agli uomini. E se non si riesce ancora a quantificarne l’incidenza sul Pil, tutti assicurano che la ripresa passa anche da lì. In Italia e all’estero. In Inghilterra è di due giorni fa la notizia, uscita sul Sunday Times, che le mumpreneurs, le mamme che si sono messe in proprio dopo la nascita dei figli, hanno dato una spinta al rilancio economico. Ed è significativo che siano donne il 63 per cento di chi frequenta i corsi di StartUp Britain, la campagna del governo per neoimprenditori. «Il segreto sta nella creatività abbinata alla flessibilità», aveva spiegato in un’intervista alla 27esimaOra l’autrice di The End of Men, Hanna Rosin. Da noi questa creatività si è espressa con oltre diecimila imprese «rosa» in un anno. Unioncamere ha calcolato che in dodici mesi, da marzo 2012 al marzo successivo, le imprese femminili sono arrivate a un milione 424.798, pari al 23,5% del totale. Le 10.231 unità in più rappresentano quasi i …

“La guerriglia di Berlusconi”, di Carlo Galli

Berlusconi riflette se dare il colpo di grazia al Governo – che le sue reazioni alla condanna rendono inevitabilmente più debole – o se consentirgli di giungere fino al termine che si è prefissato, cioè il semestre di presidenza italiana della Ue. Questa riflessione solitaria – di cui avremo notizia, come d’uso, via video – sta diventando il baricentro della politica italiana, e l’epicentro del terremoto che potrebbe sconvolgerla. Già questo dipendere delle sorti di un Paese dalla volontà di un uomo ci dice qualcosa della debolezza di una politica che fatica a sottrarsi all’incontro fatale con un destino privato – divaricato rispetto al bene comune e che pure ancora tenta di sovrapporsi ad esso -. La salvezza di Berlusconi implica infatti uno strappo al patrimonio più prezioso di un Paese civile: il rispetto delle regole, e in definitiva di se stesso. Il rispetto della Costituzione e del principio di uguaglianza; il rispetto della legge Severino che per lo svolgimento del ruolo di parlamentare fissa requisiti che Berlusconi ha perduto; il rispetto di una sentenza …

“L’Italia non può permettersi un’altra cura da cavallo”, di Emilio Barucci

Alla vigilia delle elezioni tedesche proviamo a fare il punto sul cammino da fare per uscire da una crisi economica che oramai ha raggiunto dimensioni ben superiori rispetto a quella del ‘29. Secondo gli ultimi dati, l’area euro sarebbe fuori dalla recessione mentre l’Italia, pur segnando un rallentamento significativo della dinamica negativa, chiuderà l’anno con un dato del PIL che sta tra il -1.5% e il -1.8%. La ripresa ci sarà nel 2014 ma con ogni probabilità sarà modesta. Quello che emerge è che l’Italia è fanalino di coda in fase di uscita: siamo stati tra i peggiori negli anni bui della crisi e adesso stentiamo a riprendere a crescere. L’appuntamento appare importante, da quando è scoppiata la crisi dell’Euro si continua a ripetere che le elezioni in Germania potrebbero segnare il punto di svolta. Il refrain è più o meno questo: senza il pressing del confronto elettorale, la Merkel potrà finalmente allargare i cordoni della borsa a Bruxelles, salvare l’Euro e dare ossigeno ai paesi periferici in difficoltà. Sarebbero i tedeschi a non volere …

“È il precariato che uccide la ricerca”, di Gabriele Beccaria

«La ricerca si fa per passione, non per la fama o i soldi». Così dice Fabiola Gianotti, la scienziata italiana più famosa al mondo, a capo del team che l’anno scorso ha annunciato la scoperta del bosone di Higgs, la particella che, dando massa alle altre, fa esistere ciò che conosciamo, compresi noi stessi. A Torino per il «Premio StellaRe 2013», consegnato dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, è inevitabile ricordarle la polemica del giorno, lanciata dalla neo-senatrice a vita, Elena Cattaneo, stupita dalla differenza tra i suoi due stipendi: 3300 euro al mese per dirigere il maggiore laboratorio d’Italia di cellule staminali e 12 mila per lo scranno. Risposta: «E’ un problema ancora più generale». Ci spieghi. «Anche gli insegnanti sono pagati poco, dalle elementari all’università. Gli stipendi non sono paragonabili a quelli della Svizzera, dove lavoro. Non sono adeguati al loro ruolo». Cosa si deve fare per guarire quella malata cronica che è la ricerca italiana? «Fare ricerca nel proprio Paese è quanto di più bello si possa immaginare. Però devono sussistere le condizioni: …

“I cervelli fuggono ma c’è chi lavora per farli tornare”, di Stefano Rizzato

In mezzo alle polemiche e alle turbolenze del momento, in pochi se ne sono accorti. Eppure il segnale più forte, in tema di cervelli che tornano, l’ha dato il 30 agosto il Presidente Napolitano, scegliendo quattro nuovi senatori a vita: Elena Cattaneo, Renzo Piano, Claudio Abbado e Carlo Rubbia. Nel loro curriculum ci sono premi, incarichi di prestigio e anni di lavoro all’estero. Oggi, sono eccellenze messe al servizio dell’Italia. La stessa traiettoria di ritorno è nella mente di tanti, emigrati all’estero per scelta e per necessità. E quasi sempre desiderosi di riprovarci nel Belpaese. I numeri lo confermano: gli italiani laureati che si ritrasferiscono a Sud delle Alpi sono oltre cinquemila ogni anno. Il problema è che il saldo è negativo, perché negli ultimi 10 anni si è impennato anche il dato di chi sceglie di partire. Sempre nel 2011, a lasciare il Paese con una laurea in tasca sono stati 10.643 italiani, in fuga da un mercato del lavoro che fatica ad assorbire personale qualificato. Invertire la tendenza non è facile, ma – …

“Formazione coatta dei prof, i sindacati uniti dicono no”, di di Carlo Forte

Fuoco di sbarramento sindacale contro la formazione coatta dei professori degli alunni che vanno male. É un coro quello delle dichiarazioni dei leader sindacali che criticano duramente la previsione contenuta nell’articolo 10 del decreto legge 104/2013. La notizia della formazione coatta, a cui saranno assoggettati i docenti delle scuole in cui i risultati dei test di valutazione siano stati meno soddisfacenti ed è maggiore il rischio socio-educativo, è stata anticipata da Italia Oggi martedì scorso (si veda l’articolo:«Alunno asino, il prof va a ripetizione»). Secca la reazione di Francesco Scrima, segretario generale della Cisl scuola: «Non sta né in cielo né in terra che si possa scaricare sugli insegnanti ogni colpa per risultati scolastici insoddisfacenti, quando è fin troppo evidente che il peso determinante è delle condizioni di contesto. Chi spende il suo lavoro nelle aree di più acuta emergenza sociale non merita di essere fatto oggetto di banalizzazioni di questa portata». «Una formazione decisa per decreto», ha commentato Massimo Di Menna, leader della Uil scuola, «significa modificare, per legge, il contratto di lavoro che …