Mese: Settembre 2013

“Il Regolamento del sistema nazionale di valutazione: istruzioni per l’uso” di Giancarlo Cerini

Il Regolamento che rinnova il Sistema Nazionale di Valutazione è giunto nei mesi scorsi sulle pagine della Gazzetta Ufficiale (DPR 28 marzo 2013, n. 80 in Gazz. Uff. n. 155 del 4-7-2013). Può dunque dispiegare i suoi effetti nella vita della scuola. Ma non tutto è sereno sul fronte della valutazione, le polemiche non mancano (sui contenuti del provvedimento, sulla sua tempistica, sull’architettura del sistema, sul ruolo dei diversi soggetti). Lo stesso Ministro dell’istruzione Maria Chiara Carrozza è intervenuta a chiarire che l’attuazione del Regolamento dovrà essere l’occasione per re-interrogarsi sul significato e la presenza della valutazione nel nostro sistema educativo, da finalizzare ad una migliore conoscenza del suo funzionamento, a responsabilizzare i diversi soggetti (dagli allievi ai docenti, dai dirigenti ai responsabili politici) verso il miglioramento dei risultati e la qualità dell’istruzione. Dunque quale sarà l’impatto del nuovo Regolamento nelle prossime vicende scolastiche? Vediamo di ricostruire gli elementi fondamentali di uno scenario in forte movimento. Molte (troppe?) novità per la valutazione La scuola non si “fida” della valutazione. Ne capisce l’importanza, a tutti i …

“Un governo senza Berlusconi”, di Claudio Sardo

Silvio Berlusconi ha aperto la crisi contro l’Italia. Non si tratta soltanto di una crisi di governo. Siamo pericolosamente vicini a un collasso delle istituzioni democratiche, mentre nella società si diffonde un impasto di sfiducia, paura, perdita di competitività e di diritti. Questa crisi segnerà uno spartiacque: dalla seconda Repubblica purtroppo non si può uscire con una, pur limitata, condivisione. Il governo Letta, benché privo di un accordo politico, è stato l’ultimo tentativo di gettare insieme un ponte verso un nuovo sistema, di porre le precondizioni di cambiamenti necessari. Ma con Berlusconi è impossibile costruire. Non ha il minimo senso di responsabilità nazionale. Non gli interessa che a pagare i suoi ricatti siano i cittadini più deboli, le imprese che cercano di resistere alla crisi, le famiglie già colpite dalla perdita del lavoro e dai tagli al welfare. Così come, con cinismo, ha imposto che l’esenzione dall’Imu del 10% più ricco del Paese fosse a carico dei cassintegrati e delle imprese, oggi ha usato l’aumento dell’Iva – da lui provocato – per coprire la vergogna …

“Ora basta, pensate al Paese”, di Mario Calabresi

A metà di un sabato pomeriggio in cui gli italiani cercavano di godersi le ultime ore di clima mite, prima della pioggia che annuncia l’autunno, è arrivato improvviso il gelo di una crisi inutile e disastrosa. La decisione a sorpresa di Silvio Berlusconi di far dimettere i suoi ministri, per far crollare il governo, è un colpo durissimo per il nostro Paese. Un’umiliazione che ci sprofonda nel caos, nella mancanza di credibilità, che ci rimette sotto esame, che conferma ogni peggior stereotipo sugli italiani. Oggi è il compleanno del Cavaliere, compie 77 anni, ma il regalo che ha fatto agli italiani è amarissimo. Non si tratta soltanto dell’aumento dell’Iva o del rischio di dover pagare l’Imu, cosa su cui si continuerà a discutere e che fa parte delle opposte propagande, ma del lavoro e degli sforzi gettati via e dell’impossibilit à di concentrarsi sul salvataggio dell’Italia. È quasi inutile mettersi a ricordare la situazione nella quale siamo: la mancanza di lavoro, di speranze, di prospettive; il coraggio che moltissimi devono mettere in campo ogni giorno …

“Il fantasma degli aiuti Ue”, di Federico Fubini

Il disgelo rischia di morire sul nascere. Gli investitori esteri avevano ripreso a puntare sui titoli del Tesoro, le banche italiane erano tornate a piazzare i loro bond sui mercati globali. GIÀ da qualche giorno però tutto si era bloccato con il crescendo del ricatto sul governo. Non è questa però la sola conseguenza del terremoto politico in corso. C’è altro, perché a chi vuole staccare la spina al governo dev’essere sfuggita la svolta contenuta nell’ultimo rapporto del Fondo monetario sull’Italia: per la prima volta si descrive uno scenario in cui il Paese chiede aiuto all’Europa. È una “raccomandazione” sepolta ad arte in una scheda tecnica, quasi ad attutirne l’impatto. Ma il senso è chiaro, perché un prestito come quello evocato dall’Fmi implica conseguenze che per le élite del Paese sarebbero drammatiche: un programma di riforme pilotato da Bruxelles, Berlino o Francoforte, dunque una messa sotto tutela internazionale. Stefano Fassina, viceministro dell’Economia del Pd, ha subito riassunto il quadro senza giri di parole: «Così sarà la Troika a scrivere la prossima Legge di stabilità». È …

“Due caimani e due bande di camerieri”, di Eugenio Scalfari

Il caimano. Debbo dire che Moretti aveva capito prima e meglio di tutti chi fosse il personaggio Silvio Berlusconi. E lo capì altrettanto bene Roberto Benigni scrivendo su di lui una ballata citata ieri sul nostro giornale da Gianluigi Pellegrino: “Io compro tutto dall’A alla Z / ma quanto costa questo c… di pianeta. / Lo compro io. Lo voglio adesso. / Poi compro Dio, sarebbe a dir compro me stesso». Quanto a me, poiché siamo in tema di ricordi, in un articolo del 1992 scrissi e titolai: “Mackie Messer ha il coltello ma vedere non lo fa”. E poi D’Avanzo e la “dismisura” del Capo e proprietario di Forza Italia denunciata da Ezio Mauro come una sorta di lebbra che infetta e uccide la nostra democrazia. Per dire chi è il Caimano la vena satirica e il giornalismo vedono talvolta più lontano della politica. La magistratura che ha il potere di controllo sulla legalità, è più lenta ma poi, quando arriva all’accertamento della verità, le sue sentenze definitive non consentono salvacondotti di sorta, il …

Femminicidi, Istat: “Smettiamola di contare solo le donne uccise”, intervista a Linda Laura Sabbadini

“I femminicidi sono in aumento”. “No, sono stabili”. “In Italia si ammazzano meno donne rispetto al resto d’Europa”. “È invece una escalation impressionante”. È infinito il battibecco sui numeri delle donne uccise nelle relazioni sentimentali, dibattito consumato sciorinando le cifre fornite ora dal Viminale, ora dalla lunga lista compilata annualmente dalla Casa internazionale delle Donne di Bologna. Per alcuni osservatori non esiste alcuna emergenza, anzi, è “propaganda”. Eppure è possibile porre un punto fermo sulla questione: “Smettiamola di contare soltanto le donne uccise perché è un esercizio limitante”, esorta Linda Laura Sabbadini, direttrice del dipartimento per le statistiche sociali e ambientali dell’Istat e membro della commissione ONU che ha definito le linee guida a livello mondiale delle indagini statistiche sulla violenza contro le donne. Nel 2006 curò la prima vera ricerca sulla violenza contro le donne in Italia, mostrando una realtà sommersa e feroce: dieci milioni di italiane confessavano di avere subito violenza fisica, sessuale o psicologica nella stragrande maggioranza dei casi per mano degli uomini di famiglia. Per Sabbadini non serve finire ammazzate per …