Mese: Settembre 2013

“Il Pd che serve dopo Berlusconi”, di Alfredo Reichlin

Che congresso vogliamo fare? Intanto alla faccia di un mondo politico e giornalistico che vive solo solo scagliando fango contro il Pd, si deve riconoscere che questo partito esiste. Eccome se esiste. Basta guardare alla vitalità e alle speranze che si esprimono nelle nostre assemblee. Pongo però un problema. Qual è la realtà da cui partire? Parlo di quello stato di cose che, al di là delle persone, ci mette alla prova e interroga quel grumo di cultura politica, di storia e di passioni che si chiama un partito. E che ridefinisce il suo ruolo reale, non in astratto e non solo tatticamente ma di fronte all’oggi, cioè a una situazione che è ben più di una crisi, è un passaggio davvero cruciale della storia repubblicana. Stiamo attenti a non sbagliare sulla realtà che ci sfida, essendoci solo un esile crinale che separa una crisi politica dall’esplosione di una crisi di regime. Basta immaginare che Berlusconi, per sopravvivere, riesca a trascinare il Paese in una elezione anticipata giocata ancora col «porcellum». Non è una fantasia, …

“Università, l’Italia alla lotteria dei test”, di Nadia Ferrigo

Chi c’è già passato, descrive il giorno del sempre temuto test d’ingresso peggio di una maratona. Sveglia all’alba, centinaia di concorrenti disposti a tutto e una gran paura di non riuscire a tagliare il traguardo. Dopo un’estate passata a sudare più sui libri che sotto l’ombrellone, è arrivato il momento della verità per più di 115 mila neodiplomati, pronti a sfidare le odiate domande a crocette. Si parte oggi con la facoltà di Veterinaria, domani toccherà ad aspiranti fisioterapisti e infermieri, lunedì prossimo si tenta la sorte con la facoltà di Medicina – gettonatissima, quest’anno più che mai e Odontoiatria, per concludere il dieci settembre con la prova di Architettura. Vita dura, durissima per chi sogna il camice bianco: gli iscritti ai test d’ingresso sono balzati da 68 mila a 84 mila, ma i posti disponibili sono sempre poco più di 11 mila. Risultato: solo uno su otto riuscirà nell’eroica impresa. Peggio di loro, solo i veterinari. Per prendersi cura di cani, gatti e simili, una preparazione rigorosa non basta. L’immatricolazione è quasi un terno …

“Un lungo applauso ai sindaci coraggiosi”, da gazzetta di Modena

Antonella Baldini è il primo sindaco rivotato dopo il terremoto. Davanti a lei ci sono altri cinque anni di sfide. «Ho accettato perché amo il mio paese – dice – avrei anche potuto chiamarmi fuori perché gli ultimi mesi sono stati davvero duri, ma ha prevalso la voglia di dare a Camposanto un futuro certo». Intanto domani arriveranno, accompagnati da una delegazione del Comune di Bella, 15 ragazzi dal Comune terremotato dell’Irpinia con cui Camposanto si gemellerà durante il consiglio comunale straordinario che si terrà in piazza Gramsci giovedì alle 20,30. E arriveranno per concludere l’esperienza vissuta dai ragazzi delle terze medie di Camposanto che in aprile sono stati ospitati dalle famiglie e dalla scuola di Bella per alcuni giorni. La delegazione, guidata dal sindaco Michele Celentano e dall’assessore all’Istruzione Vito Leone saranno accolti in sala Ariston da Luca Gherardi, dalle famiglie che li ospiteranno, dagli insegnanti e dal nuovo dirigente scolastico Rossella Rossi. Durante la loro permanenza visiteranno il Museo Casa Natale Enzo Ferrari di Modena, Bologna e avranno occasione di conoscere la storia …

“Inidonei al palo e gli Ata pagano”, di Nicola Mondelli

Disco rosso anche per l’anno scolastico 2013/2014 per il conferimento di incarichi a tempo indeterminato agli aspiranti assistenti amministrativi e assistenti tecnici inclusi nelle graduatorie provinciali permanenti. Il ministro dell’economia e delle finanze non ha infatti autorizzato le immissioni in ruolo degli assistenti amministrativi e tecnici sui posti vacanti negli organici di diritto delle istituzioni scolastiche sempre a causa della mancata definizione delle problematiche relative al passaggio del personale docente inidoneo nei ruolo del personale Ata, così come previsto dai commi 13, 14 e 15 dell’art. 14 del decreto legge n. 95/2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n.135. Fonti ministeriali parlano di una platea di circa 3350 docenti inidonei. Pertanto anche per l’anno scolastico 2013/2014, come avvenuto per l’anno scolastico precedente, i posti vacanti e disponibili di assistente amministrativo e assistente tecnico potranno essere coperti solo mediante il ricorso all’istituto della supplenza, nei termini e con le modalità espressamente previsti dall’art. 40 della legge 449/97. A tale fine, si legge nella nota ministeriale n. 8468 del 26 agosto 2013, gli uffici scolastici …

“Carrozza a caccia di 600 milioni”, di Alessandra Ricciardi

È lievitato a circa 600 milioni di euro, dai 400 iniziali, il pacchetto scuola messo a punto dal ministro dell’istruzione, Maria Chiara Carrozza. E nel conto non rientra l’università, le cui misure allo studio dovrebbero finire in un decreto ad hoc, e neanche il piano triennale per le assunzioni degli insegnanti, già annunciato ma i cui oneri non sono stati ancora quantificati. In attesa di definire i costi, e soprattutto di avere un riscontro sulle coperture da parte del Tesoro, il decreto legge per la scuola salterà un giro, si parla come prossima data papabile del 9 settembre, alla vigilia della riapertura di tutte le scuole. Sempre che il confronto con il ministro dell’economia, Fabrizio Saccomanni, si chiuda positivamente. Un risultato, questo, sul quale sono scettici gli stessi tecnici del ministero dell’istruzione che hanno scritto buona parte delle misure oggetto di esame. «Vanno stabilite le priorità, che devono essere il più possibile ad ampio impatto», dicono da Viale Trastevere. In pole la misura della stabilizzazione dei docenti di sostegno su tutti i posti di organico: …

“Marchionne si arrende. Delegati Fiom in fabbrica”, di Laura Matteucci

Bocciata dalla Corte Costituzionale, la Fiat è costretta a fare retromarcia, e ad accettare la nomina dei rappresentanti sindacali aziendali Fiom Cgil. Incassa e subito rilancia, però, passando la palla al governo, con la solita minaccia di andarsene dall’Italia con produzione al seguito. Stavolta, sul piatto della bilancia c’è quella nuova legge sulla rappresentanza sindacale che la stessa Cgil chiede da almeno un decennio. Condizione necessaria, dice una nota del Lingotto, per la continuità dell’impegno industriale in Italia primi fra tutti gli investimenti per Mirafiori, dove la cassa integrazione scadrà a fine mese, e per Cassino. Il leader Fiom Maurizio Landini canta vittoria: «A tre anni dalla firma dell’accordo che l’aveva esclusa, la Fiom rientra in fabbrica dalla porta principale. Ora ci aspettiamo anche il riconoscimento dei diritti sindacali, a partire dalla possibilità di convocare le assemblee, alla riapertura delle salette sindacali, fino al riconoscimento delle ore di permesso sindacale. Cosa non scontata visto che l’azienda, anche laddove costretta dai Tribunali a riconoscere il ruolo delle Rsa Fiom, le ha comunque discriminate non concedendo le …

“La scommessa del Liceo classico”, di Maurizio Bettini

Il liceo classico è in crisi? Visto il modo in cui trattiamo in Italia la cultura umanistica, mi stupirei del contrario. Pompei si sgretola, i laureati in discipline umanistiche lavorano nei call center e i dottori di ricerca, se va bene, emigrano: perché mai un giovane dovrebbe iscriversi al liceo classico? Nella percezione comune, peraltro largamente alimentata da governanti e gestori di media televisivi, l’immagine di ciò che chiamavamo “cultura” si è trasformata in una sorta di hobby al netto di oneri per lo stato, capace di suscitare interesse solo se i “beni culturali” si comportano da veri “beni”, ossia producono ricchezza: e pazienza per l’aggettivo “culturali”. Certo è molto triste trovarsi nella condizione di dover giustificare la pratica della cultura umanistica proprio in Italia. Come minimo uno si domanda che fine faranno i suddetti “beni” in un paese che sta perdendo la sola dimensione all’interno della quale essi acquistano senso, ossia la relativa “memoria” culturale. A che serve restaurare il Colosseo se l’unica cosa culturale vagamente nota a chi lo visita sarà Il gladiatore …