Giorno: 7 Luglio 2009

“La Corte Costituzionale boccia «l’anti-precari». Per le Poste rischio crac”, di Giuseppe Vespo

Il governo ha decretato: Precari per sempre», titolava L’Unità il 27 luglio di un anno fa. Qualcuno nella confusione della manovra estiva aveva inserito una norma che venne subito ribattezzata la legge «anti-precari». Una sorta di sanatoria, per legare le mani ai giudici del Lavoro e – si pensò ai tempi – fare un favore a qualcuno. I magistrati, in sostanza, non avrebbero più potuto obbligare le aziende a riassumere – a tempo indeterminato – i lavoratori precari che ne avevano diritto. Tutti quei dipendenti, cioè, che avevano fatto causa al datore di lavoro per l’ingiustificato ricorso a contratti a tempo determinato. Al posto della stabilizzazione, dall’entrata in vigore della norma, i lavoratori avrebbero potuto ottenere un indennizzo. Nel corso di quest’anno sono stati diversi i Tribunali che hanno sollevato dubbi di legittimità costituzionale. I primi, nell’ottobre scorso, furono le Corti d’appello di Bari e di Genova. Il 23 giugno i giudici della Consulta – relatore l’avvocato Luigi Mazzella – hanno discusso e votato la norma anti-precari ed entro luglio renderanno pubblica la loro sentenza. …

“Crisi: la povertà nascosta”, di Paolo Andruccioli

Alessia ha 43 anni. È una operaia, vive a Torino. A trent’anni aveva acceso un mutuo per comprarsi la casa con il marito, operaio metalmeccanico. Il mutuo era alto, ma con due stipendi la vita era ancora possibile. Poi però il mutuo ha cominciato a galoppare e Alessia per stargli dietro si è dovuta rivolgere ad una finanziaria che le ha imposto un interesse al 15%. La vita si è complicata oltre ogni previsione, anche perché nel frattempo era arrivata la cassa integrazione. Alessia non ha avuto scelte. Un bel giorno ha convocato tutta la famiglia e ha chiesto un prestito di 38 mila euro per uscire dall’incubo. Paolo ha 45 anni. È un operaio di una piccola fabbrica del milanese. Ha avuto qualche problema di salute e ora è in cassa integrazione. Anche lui, per stare al passo con le spese si è dovuto rivolgere a una finanziaria che gli ha proposto la soluzione della cessione del quinto dello stipendio. Sembrava la scoperta dell’acqua calda, poi però tra commissioni e tasso al limite dell’usura, …