Giorno: 29 Luglio 2009

Ghizzoni sulla schedatura delle donne che portano il burqa

“L’unico effetto è quello di aggravare la tensione sociale”. L’onorevole Manuela Ghizzoni esorta l’assessore alle Pari Opportunità di Sassuolo: “Dobbiamo aiutare le donne straniere a sentirsi pienamente cittadine, no alle schedature”. “L’unico effetto è quello di aggravare la tensione sociale” “Dobbiamo aiutare le donne straniere a sentirsi pienamente cittadine. Quella intrapresa da Sassuolo non è la strada giusta”. Questo il messaggio che l’onorevole Manuela Ghizzoni lancia a Claudia Severi: “Stupisce che l’assessore – precisa – che vanta un’esperienza importante maturata nelle Pari opportunità in Provincia, prenda una decisione di questo genere: schedare le donne che portano il burqa, così come sospendere tutte le iniziative utili all’integrazione, significa irrigidire le persone nella salvaguardia della loro cultura, rischiando una grave tensione sociale”. L’onorevole Ghizzoni esorta la giunta sassolese ad un cambio di passo: “Serve rispettare la legge – precisa – che vieta di rendere irriconoscibile il viso nei luoghi e negli esercizi pubblici. Tuttavia occorre preservare quelle azioni che contribuiscono all’integrazione e all’autonomia delle donne: solidarietà femminile nelle istituzioni, occasioni di incontro e formazione, attività di inclusione. …

Scuola, tagli per 600 milioni di euro. Manuela Ghizzoni: “Ennesima scossa”

“L’educazione scolastica è l’ultima priorità per questo governo. Conseguenze gravi, così si rinuncia ad investire sul futuro” “Mentre la maggioranza si spacca sulle proposte ideologiche ed anticostituzionali della Lega Nord che chiede di inserire un test per accertare la conoscenza delle tradizioni, della storia e del dialetto della regione dove i professori intendono insegnare, emergono ulteriori tagli del governo alla scuola pubblica, ormai considerata nei fatti l’ultima delle priorità di questo governo”. Con queste parole Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in Commissione Cultura alla camera, commenta l’ennesima riduzione di risorse verso la scuola pubblica preannunciata dal disegno di legge sull’assestamento di bilancio approdata in questi giorni al voto della Camera. “Sono 600 i milioni di euro tagliati alla scuola pubblica in questi giorni, che si vanno ad aggiungere alle gravi decurtazioni già operate nei mesi scorsi e che lasceranno a casa, a partire da settembre, più di 42 mila docenti e dirigenti scolastici e oltre 15 mila tra assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici (Ata). Quest’ennesima scossa al sistema scolastico – continua la Ghizzoni – investirà …

Ghizzoni, spina nel fianco di Berlusconi

Prima le statue a palazzo Grazioli, poi le tombe fenicie. Manuela Ghizzoni, parlamentare modenese del Pd, capogruppo in commissione cultura Pd alla Camera, sta diventando, tra i tanti avversari politici del premier, la spina nel fianco di Silvio Berlusconi. Fu lei a scrivere l’interrogazione al ministro Bondi, nel marzo scorso, scoprendo che «il presidente del consiglio aveva chiesto al Ministero dei Beni Culturali di autorizzare il trasferimento di quattro statue romane dal Museo delle Terme di Diocleziano». Ed è stata sempre lei, pochi giorni fa, a portare nuovamente in Parlamento Berlusconi interrogando il ministro Bondi sulle tombe fenicie decantate dal premier in una delle conversazioni telefoniche con la escort Patrizia D’Addario al centro del caso dell’estate sollevato dal quotidiano Repubblica e dal settimanale Espresso. «Niente di personale, ci mancherebbe – commenta la Ghizzoni – ma è chiaro che, comunque sia, confermata o no, sarà una notizia. O il presidente del del consiglio nelle sue conversazioni conla signora D’Addario millanta, oppure siamo di fronte ad una scoperta storica. Il premier, in un contesto che immagino molto …

“Liberalizzazioni in fumo, governo in mano alle lobby”

Parafarmacie scippate della croce verde. Assicurazioni e taxi premiati Parafarmacie senza insegna né croce verde. È questa l’ultima trovata del governo per sabotare una delle meglio riuscite liberalizzazioni del centrosinistra. L’ennesimo tassello di una restaurazione pro poteri forti volta a premiare le mille corporazioni italiane. Farmacisti, tassisti, banche, assicurazioni: sono soprattutto loro a poter brindare per questi primi 15 mesi di governo Berlusconi. Parafarmacie nel mirino All’esame del prossimo consiglio dei ministri ci sarà il decreto legislativo che si occupa di ridisegnare il ruolo delle farmacie, dando loro più funzioni come la possibilità di prenotare visite e analisi mediche per conto dei propri clienti. Nel testo però è stato inserita anche una norma che di fatto suona il de profundis per le parafarmacie: non potranno più fregiarsi del nome né della croce verde. Un colpo basso per consumatori e farmacisti che si sono messi in proprio: negli ultimi tre anni sono nati 2.700 punti vendita, fra parafarmacie e “corner della salute” negli ipermercati, dando lavoro a circa 6 mila giovani e offrendo i farmaci da …

“Il Pdl e l’inizio della deriva localista”, di Massimo Franco

Probabilmente non siamo alla vigilia della crisi del centrodestra. Ma certo sta entrando in tensione «un» centrodestra: quello che riusciva a tenere insieme tutto. In apparenza sembra la metafora della coperta troppo corta, o di un’Italia troppo lunga per accontentare ogni sua porzione. Ma gli interessi sono sempre stati contrastanti. La vera novità è che il governo di Silvio Berlusconi non si mostra più in grado di conciliarli come ha fatto in passato. L’ipoteca della Lega nord sulla maggioranza sta assumendo un peso schiacciante. L’ipotesi di un ritiro italiano dall’Afghanistan, la polemica contro il Pd, gli esami di dialetto per gli insegnanti sono pezzi della stessa strategia. Anzi, suonano come anticipi della campagna elettorale per le regionali del 2010. Si tratta di un braccio di ferro a tavolino con gli alleati del Pdl, prima che col centrosinistra. Ed ha come trofeo le presidenze di Veneto, o Lombardia, o di entrambe. Il partito di Umberto Bossi osserva con freddezza le difficoltà berlusconiane; e ne trae le conseguenze. La sua spregiudicatezza è simmetrica a quella dei teorici …

“Prato, allarme sui figli dei clandestini: ‘Diventeranno bambini invisibili’”, di Vladimiro Polchi

Bambini invisibili. Neonati sottratti a ogni controllo di legalità e sconosciuti all’anagrafe. Migliaia di figli d’immigrati irregolari, senza identità. A lanciare nuovamente l’allarme sull’impossibilità per i genitori senza permesso di soggiorno di riconoscere i propri figli al momento della nascita è Giovanni Daveti, funzionario responsabile per gli affari che riguardano la comunità cinese alla prefettura di Prato. “Nel pacchetto sicurezza – spiega Daveti al Tirreno – è inserita una norma che obbliga i clandestini a mostrare il permesso di soggiorno negli atti di Stato civile. Attualmente non abbiamo alcuna circolare che ci spieghi come comportarci nel dettaglio: dall’8 agosto, quando entrerà in vigore la legge, noi avremo neonati che non potranno essere riconosciuti dai genitori, se entrambi clandestini. L’unica via praticabile sembra quella di affidarli ai servizi sociali. Solo nei primi sei mesi del 2009 a Prato sono nati 412 bambini in questa condizione”. Il Viminale tuttavia smentisce le informazioni definendole “destituite di fondamento”.”Nessuna previsione in tal senso è contenuta nella legge appena pubblicata sulla gazzetta ufficiale – si legge in una nota del ministero …

Lega: “test di dialetto per i prof”. Scontro sulla scuola stop a riforma

Proposta del Carroccio: «Gli insegnanti devono conoscere la cultura della regione dove lavorano». I professori dovranno superare un «test dal quale emerga la loro conoscenza della storia, delle tradizioni e del dialetto della regione in cui intendono insegnare». Stop dunque alla selezione basata sui titoli di studio. È quanto la Lega chiede che sia inserito nella riforma della scuola ora all’esame della commissione Cultura della Camera. Ma il presidente della commissione, Valentina Aprea (Pdl), dice no e sconvoca il comitato ristretto investendo della questione direttamente la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. La Lega però si oppone. E la riforma, per il momento si blocca. LA PROPOSTA – «Il presidente Aprea – spiega Paola Goisis, deputata della Lega e presentatrice della richiesta – ci ha detto che il testo dovrà essere discusso direttamente in aula. Ma a questo noi ci opporremo perché non si può scavalcare così la volontà di un partito di maggioranza e la stessa Commissione». «Noi avevamo presentato una proposta di legge di riforma della scuola. Ma questa non è stata condivisa da …