Giorno: 17 Luglio 2009

Festa del Partito democratico di Carpi: questa sera Bersani e sabato Fassino

E’ atteso per questa sera alle 21, alla festa del Pd di Carpi, Pierluigi Bersani, candidato alla segreteria nazionale del Partito Democratico. Assieme a lui ci saranno Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna, e Stefano Bonaccini, segretario provinciale del Pd di Modena, nonché candidato alla segreteria regionale. Arriverà invece domani sabato 18 luglio alle 19 alla festa (organizzata dai comuni di Campogalliano, Carpi, Novi e Soliera), Piero Fassino, coordinatore della mozione del candidato alla segreteria nazionale del Partito Democratico Dario Franceschini. Insieme a Fassino interverrà l’On. Manuela Ghizzoni. 17 luglio 2009

“Laureati e operai. 700 mila giovani fuggiti dal Sud”

Usano i trolley invece delle valigie di cartone chiuse con lo spago. Ma gli emigranti continuano a lasciare il Sud Italia in cerca di lavoro e fortuna al Nord. I flussi migratori all’interno dell’Italia non sono insomma materia da libri sulla demografia degli anni Cinquanta. La situazione che emerge dal Rapporto Svimez presentato ieri a Roma non lascia dubbi sul fatto che giovani, adulti, laureati e disoccupati continuano a lasciare paesi e città del Sud per trovare una collocazione al Nord. Ed è un vero e proprio esodo quello che ha visto 700 mila persone scegliere l’emigrazione negli ultimi dieci anni, 122 mila solo l’anno scorso. Emigrano operai e brillanti laureati. Un dato che induce al pessimismo è proprio quello relativo a chi ha conseguito una laurea a pieni voti: nel 2004 partiva il 25% dei laureati meridionali con votazione massima; dopo tre anni la percentuale è schizzata al 38%. Difficile ipotizzare un’inversione di rotta in queste condizioni. Alla fine forse poco importa che, come rileva il rapporto, chi emigra riesca ad avere stipendi più …

“Quando il potere teme la verità”, Gustavo Zagrebelsky

Sono venute a galla, finalmente, due questioni che riguardano, l´una, la verità e, l´altra, la moralità nella vita pubblica. Sono questioni che oggi particolarmente toccano un uomo alle prese con l´affannosa gestione davanti alla pubblica opinione di uno sdoppiamento, tra la realtà di ciò che effettivamente egli è e fa e la rappresentazione fittizia che ne dà, a uso del suo pubblico. Siamo di fronte a una novità? Possiamo credere sia un caso isolato? Via! La menzogna e l´ipocrisia, alla fine la schizofrenia, sono sempre state compagne del potere. Questa constatazione realistica può chiudere il discorso solo per i nichilisti, i quali pensano a un eterno nudo potere, che volta a volta, si presenta in forme esteriori diverse, ma sempre e solo per coprire la sua immutabile, disgustosa, realtà. Per gli altri, quelli che credono che il potere non necessariamente sia sempre solo quella cosa lì, ma che si possa agire, oltre che per conquistarlo, anche per cambiarlo; per quelli, in breve, che credono che vi siano diversi possibili modi di concepire e gestire le …

“Dov’è finita l’Italia civile?”, di Vittorio Emiliani

Il governo Berlusconi fa calare il sipario sullo spettacolo italiano, su quello più colto, che non può vivere di solo mercato. Bocciando l’emendamento del Pd (De Biasi, Franceschini, Ghizzoni, Melandri e altri), ha bocciato pure la reintegrazione nel Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) dei 200 milioni tagliati da Tremonti. Respinto pure l’emendamento Carlucci-Barbareschi (PdL) che limitava quella reintegrazione a 100 milioni. Così il centrodestra assesta un colpo mortale allo spettacolo dal vivo. Crolliamo nella spesa statale allo 0,1 % del Pil. Ultimi in Europa e gli unici ad essere così miopi da tagliare le spese per cultura e per la ricerca anziché accrescerle. Come hanno fatto gli Usa di Obama e, in Europa, governi di segno opposto: la destra di Sarkozy e la sinistra di Zapatero. Spendevamo poco, adesso siamo alla miseria. Sono giornate nere per il mondo dello spettacolo, nel quale monta un grande, inascoltato allarme. Sono in pericolo 250.000 posti di lavoro, senza contare un vasto indotto artigianale. Sono a rischio-chiusura decine e decine di imprese del cinema, del teatro, della musica, …