Giorno: 9 Luglio 2009

Sicurezza e intercettazioni, la destra costretta a frenare

I parlamentari modenesi del Pd rispondono alla sollecitazione del presidente provinciale dell’Anpi. “In tutti i casi abbiamo una prova della vitalità della coscienza democratica del Paese” Una lettera aperta dei parlamentari del Pd ad Aude Pacchioni, presidente dell’Anpi «Carissima Aude, condividiamo pienamente le tue preoccupazioni riguardanti sia il pacchetto sicurezza, che introduce nel nostro Paese il reato di clandestinità, sia il disegno di legge sulle intercettazioni. Entrambi contraddicono palesemente i fondamenti di una democrazia liberale ai quali, peraltro, questa maggioranza di governo dice di richiamarsi. Va anche detto però che è stato merito dell’opposizione del Partito democratico in Parlamento e delle proteste di vasti settori dell’opinione pubblica, anche cattolica, se all’interno del centrodestra si sono aperte forti contraddizioni sugli effetti del decreto sicurezza. Tanto da costringere alcuni esponenti della maggioranza a una tardiva e imbarazzata retromarcia, almeno per quanto riguarda colf e badanti. Allo stesso modo va registrato il “ripensamento” del ministro Alfano sul decreto intercettazioni di fronte alle serie perplessità manifestate dal Capo dello Stato. E, sempre in riferimento alla tua giusta sollecitazione, ricordiamo …

Franceschini: intanto facciamo opposizione con una voce sola

La campagna congressuale non deve far dimenticare che il compito principale del Pd è fare opposizione e parlare con una voce unica e collegiale. Dario Franceschini, candidato alla guida del partito, nell’inaugurare la sede del suo comitato elettorale, ricorda quale è il primo «dovere», nonostante l’impegno nella campagna interna in vista del congresso di ottobre. «Tutti, anche i candidati, non dobbiamo dimenticare nemmeno per un secondo che nei prossimi mesi che mancano al congresso il nostro principale dovere è occuparci dei problemi degli italiani e fare opposizione, alzando la voce quando è necessario per denunciare questo governo distratto che continua a girare la testa dall’altra parte». Franceschini ci tiene a «garantire il mio impegno affinchè nei prossimi mesi faremo come abbiamo fatto nei quattro mesi che abbiamo alle spalle e che sarà così anche dopo il 25 ottobre». Cioè, spiega il leader democratico, «un Pd che discute al suo interno ma che poi dice le stesse cose con collegialità». Perchè «non dobbiamo mai dimenticare di mantenere su due piani distinti il confronto congressuale dalla linea …

Le parole del prossimo congresso PD: Laicità

La «mozione» Franceschini «Il partito ha imparato a far sintesi anche su questo» Intervista a Giorgio Tonini La laicità è un patrimonio di tutto il Pd, uno dei punti chiave del nostro manifesto dei valori, sarebbe sbagliato farne una bandiera di una parte», spiega Giorgio Tonini, senatore, tra i principali consiglieri di Veltroni e ora con Franceschini. La vostra mozione come si connoterà su questo tema? «L’idea di una distinzione chiara e netta tra ciò che è della politica e ciò che è della religione». Sempre più spesso però questa distinzione, in Italia,viene meno. Cosa deve fare il Pd? «Essere un partito forte e plurale che può parlare con tutti, comprese le Chiese, e poi decidere in autonomia. L’idea stessa del Pd è un passo avanti: un partito che contiene posizioni diverse che si abituano a confrontarsi e a produrre sintesi impegnative per tutti. Un esempio: sulla fecondazione assistita Ds e Dl votarono divisi, sul testamento biologico il gruppo Pd in Senato è stato compatto, con solo 4 voti in dissenso». Pensa che la vostra …

“Il partito del lavoro”, di Luigi Berlinguer

Caro Direttore, la politica è prima di tutto contenuti. È su questo aspetto, nell’avvio della fase congressuale, che vorrei soffermarmi. Per me il Pd è – tra le prime cose – il partito del lavoro. Lavoro come promozione umana, come realizzazione di sé. Lavoro come volano di libertà. Recuperiamo il termine e il concetto di lavoro come atto di nascita politico ora troppo negletto. E riappropriamoci del vocabolo libertà, che da troppi anni abbiamo colpevolmente consegnato alle destre (come ci dice acutamente George Lakoff). Il lavoro come elemento fondante della vita di ciascuno, dato centrale della propria libertà sociale. Oggi anche Papa Ratzinger nell’enciclica afferma che occorre «garantire a tutti l’accesso al lavoro, e anzi: a un lavoro decente». È una sfida per la politica. Sul lavoro però sarà bene aggiornare la nostra “cassetta degli attrezzi”. Non dell’accezione marxiana si tratta, né fordista della catena di montaggio, della ripetitività meccanica dei gesti o dell’antica bestiale fatica, dello sfruttamento dell’operaio-massa. Penso al lavoro come ricchezza sociale, come fattore produttivo oggi prioritario. Come risorsa essenziale, individuale e …

“Precari, un’altra bocciatura”

La Corte Costituzionale si avvia a dichiarare l’illegittima la cosiddetta norma anti-precari – art. 4 bis del decreto legislativo 368 del 2001 – adottata con la manovra dell’agosto 2008 per arginare gli effetti dei numerosi ricorsi dei lavoratori a termine nelle Poste. Secondo l’Ansa, questa decisione è stata presa nelle ultime camere di consiglio della Consulta e verrà motivata nei prossimi giorni. La norma sarebbe viziata di essere irrazionale e in contrasto con il principio di uguaglianza (art. 3 della Costituzione). L’articolo 4bis, quello incriminato, prevede che, in caso di violazione delle leggi in materia di contratto di lavoro, “al lavoratore con un giudizio pendente alla data del 22 agosto 2008 non spetti l’assunzione a tempo indeterminato e il risarcimento delle retribuzioni maturate bensì un indennizzo di importo compreso tra un minimo di 2,5 e un massimo di sei mensilità dell’ultima busta paga”. La discrepanza di trattamento è evidente per chi decidesse di fare ricorso giudiziario dopo il 22 agosto termine oltre il quale il diritto all’assunzione non verrebbe toccato. Di fatto a situazioni identiche …

“«Yes we camp», il benvenuto degli aquilani abbandonati”, di Enrico Fierro

«Yes We Camp» è la scritta che Obama e gli altri leader mondiali “esposti” nella vetrina dell’Aquila possono leggere da ieri all’uscita dell’ultima galleria dell’autostrada prima di entrare nella capitale del terremoto. Sì, siamo accampati. Suona così tradotta in italiano e riecheggia lo slogan della campagna elettorale del presidente Usa. La melodia è più triste, però. E parla del terremoto e delle false promesse, della vita dura nelle tendopoli ridotte a forni a microonde, dei 55mila sfollati, dei primi appalti finiti tutti ad aziende del nord. Versante est soprattutto. «Yes we camp». Nove lettere ritagliate su teloni di plastica bianca, ognuno è alto sette metri, punto esclamativo finale compreso. L’idea è dei comitati che si riuniscono nella sigla di “3,32” (l’ora della scossa del 6 aprile). La scritta viene portata alle 9 del mattino di ieri sulle falde della collina Roia. Dalle sue pendici la scritta sarà visibile dall’autostrada, dal cielo e finanche dalle tendopoli. Nuova L’Aquila La nuova l’Aquila, una città senza democrazia, dove l’unica voce che circola è quella del bollettino della Protezione …

Violenza sulle donne, il protocollo modenese diventa legge

Approvato alla Camera un emendamento del Pd che recepisce nella nuova normativa. I contenuti del documento sottoscritto a Modena nel 2007 da istituzioni e associazioni. Attività di prevenzione e monitoraggio della violenza sulle donne; formazione degli operatori socio-sanitari; percorsi educativi mirati nelle scuole; assistenza e sostegno alle vittime. E’ quanto prevede il protocollo modenese sottoscritto nel 2007 da diversi soggetti istituzionali e del volontariato. Da oggi i contenuti di quel protocollo entrano a far parte, dopo l’approvazione alla Camera di un emendamento del Pd, delle nuove norme contro la violenza sessuale. “Tra i motivi di soddisfazione – spiega l’on. Manuela Ghizzoni che ha presentato l’emendamento – c’é quello di aver fatto approdare a una legge nazionale una buona prassi nata in provincia di Modena sotto il coordinamento della Prefettura. E’ un bell’esempio della cosiddetta funzione nazionale dei territori che arricchisce e sostanzia il federalismo solidale su cui il Parlamento si è espresso pochi mesi fa. Un modello che d’ora in poi potrà essere applicato a tutto il territorio nazionale. Nei due anni di attività – …