Giorno: 5 Luglio 2009

“Intercettazioni Alfano costretto ad ammettere: si può cambiare”, di Susanna Turco

«Noi parlamentari non siamo qui a votare a scatola chiusa». Il ddl intercettazioni non era ancora approdato nella sua Aula, quando Filippo Berselli, ex An, da presidente della commissione Giustizia al Senato sollevava in privato prima e in una intervista poi un problemino. «Se i ddl sulla giustizia li vediamo solo a cose fatte, è ovvio nascano ritardi e incomprensioni», spiegava: «Serve un confronto prima, anziché poi annaspare, come sulle intercettazioni». La lamentela per il decisionismo del Guardasigilli arrivava giusto dopo che in una riunione riservata, con i leghisti Maroni e Cota, gli ex an La Russa e Bongiorno, oltreché l’onnipresente Ghedini, il ministro Alfano aveva spiegato: «Il testo intercettazioni è questo qui». Naturalmente, adesso che il capo dello Stato Napolitano ha convocato (venerdì) il Guardasigilli per fargli presenti le sue «perplessità» – a lungo meditate, molto simili a quelle già sollevate da ex aennini e leghisti di primo piano, e già in passato fatte trapelare a chi di dovere attraverso Gianni Letta – sul disegno di legge che lega le mani ai magistrati e …

“Guai ai deboli”, di Miriam Maffai

Cosa spinge un uomo a rintanarsi come una bestia dentro un garage, aspettare a lungo, pazientemente la sua vittima, e poi, quando questa arriva, calarsi un passamontagna sulla faccia, saltarle addosso, tapparle la bocca con un nastro adesivo e infine violentarla ? È uno stupratore, diciamo. E con questo pensiamo di averlo definito, catalogato. Con questo pensiamo di aver detto tutto. Ma, appunto, chi è uno stupratore? Cosa lo spinge a commettere il suo crimine? Nel corso delle ultime settimane abbiamo registrato a Roma due casi di violenza sessuale consumati con le stesse modalità in due diversi quartieri della città, alla Bufalotta e all´Ardeatino. Forse a Roma, ci avverte la polizia, agisce uno “stupratore seriale”. La polizia lo cerca. E tra le donne si va diffondendo un sentimento fatto insieme di paura e di rabbia. Forse non è opportuno, non è prudente uscire da sole la sera. Cosa spinge un gruppo di giovanotti romani di un civilissimo quartiere a individuare dalle finestre della propria abitazione un uomo, uno solo, di pelle nera che sta distribuendo …

“Strappo delle regioni per Sud e sanità”, di Enrico Marro

Errani scrive al premier: non si affronta la crisi con decisioni unilaterali. Conti pubblici: Il presidente dei Governatori spiega la rottura delle relazioni con il governo. «Di momenti diffi­cili ne abbiamo avuti anche in passato, ma adesso la situazio­ne è critica». Il presidente della Conferenza delle Regioni, Va­sco Errani, parla della rottura delle relazioni con il governo, decisa all’unanimità, comprese le Regioni governate dal centro­destra, nella riunione di giove­dì scorso. Errani ha quindi mandato una lettera al presi­dente del Consiglio, Silvio Ber­lusconi, per spiegargli questa decisione e chiedergli un incon­tro. Che dovrebbe svolgersi do­po la riunione del G8. Che cosa ha fatto precipitare i rapporti? Il contenzioso si articola su numerosi punti, elencati nella lunga lettera al premier. Ma c’è anche un problema politico, di­ce Errani: «Le Regioni hanno sempre tenuto un atteggiamen­to di assoluta collaborazione col governo. Che invece va avanti a colpi di decisioni unila­terali ». Ma vediamo le principa­li critiche e richieste all’esecuti­vo. Le Regioni vogliono una de­roga al blocco del turn-over per le amministrazioni che non hanno sforato il Patto di …