Giorno: 2 Luglio 2009

“Scuole di montagna, la Consulta boccia in parte i tagli della Gelmini”, di Maristella Iervasi

Tagli e ridimensionamento scolastico. La Consulta boccia (in parte) la Gelmini e dà ragione alle Regioni (otto su dieci quelle che avevano fatto ricorso, tra cui il Piemonte, l’Emilia Romagna, la Toscana e il Lazio). La Corte Costituzionale questa sera ha dichiarato parzialmente illegittime le norme sui “tagli” alla scuola che il ministro dell’Istruzione ha programmato a partire dal prossimo settembre. La sentenza è stata depositata in cancelleria. I giudici della Consulta hanno di fatto salvato, ritenendolo di competenza esclusiva statale, l’impianto complessivo degli interventi contenuti nel decreto sullo sviluppo economico di cui, però, sono stati bocciati due punti: la definizione tramite regolamento ministeriale di criteri, tempi e modalità per ridimensionare la rete scolastica; l’attribuzione anche allo Stato (e non soltanto alle Regioni e agli enti locali) delle misure necessarie a ridurre i disagi causati dalla chiusura o accorpamento di scuole nei piccoli comuni. Esulta Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte: “E’ una vittoria. Per quanto ci riguarda questo apre la strada per poter reggere al confronto con lo Stato sulla questione della ventilata chiusura …

Scuola, Pd: è caos normativo, con riforma Gelmini non ci sono certezze

Ghizzoni, Coscia (Pd): Gelmini non si comporti come azzeccagarbugli “La riforma Gelmini è un caos normativo che sta portando la scuola italiana al di fuori della certezza giuridica”. Così le deputate del Pd, componenti della commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni e Maria Coscia, replicano al sottosegretario Pizza che, oggi, rispondendo alla Camera alla loro interpellanza sul nuovo quadro normativo ha fornito ‘risposte insoddisfacenti, che gettano nuove incertezze nel sistema scolastico italiano”. “Nel merito delle questioni poste dal Pd – fanno presente Ghizzoni e Coscia – il governo si arrampica sugli specchi e conferma le numerose anomalie normative da noi denunciate tra cui l’inesistenza del tanto proclamato Piano programmatico, che viene derubricato a mero documento ad uso interno dell’amministrazione, e la mancata adozione dei suoi Regolamenti attuativi (il termine era il 25 giugno). Considerato che il prossimo anno scolastico è ormai alle porte – denunciano – chiediamo al Governo un intervento chiarificatore per evitare un inizio all’insegna del caos e di una valanga di ricorsi amministrativi. Invece che comportarsi come un azzeccagarbugli – concludono – …

Università e Pd: Luciano Modica risponde all’editoriale di Francesco Giavazzi (mai pubblicata dal Corriere della Sera)

Domenica 28 giugno, Luciano Modica – responsabile nazionale Università del PD – ha replicato all’editoriale di Francesco Giavazzi, “Prova di verità degli Atenei” apparso sul Corriere della Sera (in calce al post), con una lettera indirizzata al Direttore del noto quotidiano. La lettera ad oggi non è stata pubblicata. E così siamo a due, dopo l’episodio di Repubblica (lo raccontiamo in questo post) Al terzo, potremo parlare di censura? Caro Direttore, dice proprio bene l’editoriale di Francesco Giavazzi del 24 giugno: con i “drastici” tagli stabiliti dal Governo “la maggior parte delle università chiuderebbe” e “ciò che non si può fare è aspettare senza far nulla”. La situazione del sistema universitario pubblico si è fatta veramente drammatica. E’ già il meno finanziato tra quelli dei Paesi OCSE dell’Unione Europea, in termini di quota di PIL e di spesa pubblica nazionale. Con la legge sull’ICI del 2008, a partire dal 2010 è stato tagliato il 50% del contributo statale alle spese di funzionamento degli atenei al netto degli stipendi, cioè le spese per ricerche, utenze, manutenzioni. …

Seminario promosso dalla Fondazione Scuola di Politica

Il 3 luglio si terrà a Bologna un seminario promosso dalla Fondazione Scuola di Politica per interpretare il risultato delle recenti elezioni e discutere le sue implicazioni politiche per il centrosinistra e il Partito Democratico, sia al livello nazionale sia in ambito regionale. L’incontro si svolgerà presso il Centro congressi dell’Hotel Savoia (via del Pilastro n. 2, Bologna) con inizio alle 10:00 e si concluderà entro le ore 17:00. La riflessione sarà introdotta dalle analisi di un gruppo di esperti coordinato dal prof. Piergiorgio Corbetta (Università di Bologna e Istituto Cattaneo). Hanno assicurato un loro intervento, tra i parlamentari emiliano-romagnoli del Partito democratico, l’On. Salvatore Vassallo, il Sen. Giuliano Barbolini, la Sen. Mariangela Bastico, l’On. Gianluca Benamati, la Sen. Maria Teresa Bertuzzi, l’On. Alessandro Bratti, l’On. Pierluigi Castagnetti, la Sen. Rita Ghedini, l’On. Manuela Ghizzoni, l’On. Donata Lenzi, l’On. Carmen Motta, il Sen. Paolo Nerozzi, la Sen. Leana Pignedoli, il Sen. Gian Carlo Sangalli, l’On. Giulio Santagata, la Sen. Albertina Soliani, il Sen. Walter Vitali, l’On. Sandra Zampa.

Approvato il DDL sicurezza

Pubblichiamo l’intervento della Sen. Anna Finocchiaro, capogruppo al Senato del PD, per la dichiarazione di voto finale sul DDL (vergogna) sulla sicurezza. FINOCCHIARO (PD). Signor Presidente, onorevoli colleghi, signori rappresentanti del Governo, veniamo da tre voti di fiducia richiesti per mancanza di fiducia; è una constatazione che hanno fatto anche altri colleghi, ma, insomma, occorre capire. Mi chiedo quanto avrebbe potuto reggere con il voto segreto – perché molte di quelle disposizioni lo avrebbero richiesto – una maggioranza che ha in sé persone che hanno la dignità culturale e politica, oltre che personale, di testimoniare un altro modo di guardare i problemi dell’immigrazione. Non voglio mettere nei guai il presidente Pisanu (ho valutato molto positivamente la sua relazione e i suoi interventi sul punto), ma certo siamo in una situazione nella quale tutte le chiese italiane, tutte le organizzazioni umanitarie internazionali, tutti i sindacati di polizia, di qualunque orientamento politico, e tutti i tecnici del settore affermano che questo provvedimento, sotto il profilo dell’efficacia del controllo dell’immigrazione clandestina, dell’assicurazione e della tutela dei beni delle …

“Il tribunale di Bologna: sì all’analisi preimpianto dell’embrione”, di Margherita De Bac

Saltano gli stec­cati della legge sulla feconda­zione artificiale, sotto i colpi dei giudici. Un’ordinanza del tribunale di Bologna deposi­tata due giorni fa aggiunge novità e rafforza, con una se­rie di chiarimenti, la senten­za della Corte Costituzionale dello scorso marzo che in pra­tica aveva abbattuto i paletti più invisi alla comunità scientifica. Le tecniche potranno esse­re utilizzate anche da coppie non sterili che hanno già avu­to bambini concepiti natural­mente, ma che sono nati con gravi patologie di origine ge­netica. Si afferma che «il di­vieto di diagnosi preimpian­to pare irragionevole e incon­gruente col sistema normati­vo se posto in parallelo con la diffusa pratica della dia­gnosi prenatale, altrettanto invasiva del feto, rischiosa per la gravidanza, ma perfet­tamente legittima». Questa procedura deve dunque esse­re ritenuta «ammissibile co­me il diritto di abbandonare l’embrione malato e di otte­nere il solo trasferimento di quello sano». L’ordinanza dispone inol­tre che si proceda «previa dia­gnosi preimpianto di un nu­mero minimo di 6 embrio­ni ». Il medico deve eseguire i trattamenti in modo da assi­curarne il miglior successo «in considerazione dell’età e del rischio di …

“Epifani duro: per la strage ci sono responsabilità”, di Felicia Masocco

Un faccia a faccia tra Dario Franceschini e Guglielmo Epifani per parlare di rappresentanza sociale e rappresentanza politica ai tempi della crisi. Ma Viareggio dista poche decine di chilometri dalla rocca dove la Cgil organizza ogni anno i suoi “gli incontri”. Una vicinanza che rafforza il lutto e l’indignazione per la tragedia ferroviaria. Impossibile non partire da qui ed è su questo che si concentrano le domande ancora prima che il dibattito inizi. pesante denuncia Attacca Epifani, torna sulla pesante denuncia pronunciata il giorno prima a proposito dei materiali vecchi in circolazione, parole che il vertice di Trenitalia ha definito “fuori luogo”. Il leader della Cgil precisa, ma non arretra. «Avevo detto che vi poteva essere un problema sui materiali perché spesso è così. Dal punto di vista degli effetti poco cambia se il vagone sia delle Ferrovie dello Stato o di una compagnia straniera: il risultato è che c’è la responsabilità di qualcuno che non ha controllato bene». E quell’asse probabilmente arrugginito ha potuto stroncare 17 vite e ferirne molte altre. Omesso controllo sui …