Giorno: 21 Luglio 2009

“Il Partito Democratico è una cosa seria”, di Cristiana Alicata

Il Partito Democratico è una cosa seria. Perché seria deve essere la politica e di cose serie ha bisogno il Paese. Il Partito Democratico si è dotato di uno Statuto, come ogni organizzazione che superi l’individuo nella sua singolarità: il matrimonio tra due persone e via a salire passando per la bocciofila, fino allo Stato e scusate se non cito Hegel, ma non è necessario. La provocazione di Beppe Grillo, famoso blogger, spiace per l’effetto mediatico che ha avuto, non tanto per l’effetto pubblicitario e di boom di accessi al suo blog, ma per l’impatto che questa sua uscita ha su tutti i militanti del Pd. Penso ai coordinatori di circolo che stanno gestendo le tante domande dei militanti vecchi e nuovi, dopo quanto accaduto a Roma, dove un coordinatore di circolo è stato coinvolto in un fatto di cronaca giudiziaria. Penso ai democratici campani che non sanno come arginare la colata lavica di tessere fasulle e finiscono in mezzo ad un sistema marcio che finisce di fare di tutta un’erba un fascio. Penso a …

“L’università del rinvio”, di Luciano Modica

Governare comunicando. Sembra essere il motto del ministro Gelmini, non a caso fedele seguace del Grande comunicatore. Da più di un anno Gelmini ha assunto la responsabilità dell’università ma la sua azione non annovera che annunci. Il 10 novembre il governo approvò le linee guida di una riforma universitaria. Di mese in mese si attese che queste linee guida si tramutassero in un disegno di legge fin quando, il 24 marzo, il ministro riunì al ministero un’eletta platea di rettori e annunciò che il testo legislativo era ormai quasi pronto e sarebbe stato presentato entro pochi giorni. L’attesa è durata ancora, con continui rinvii a ritmo quasi settimanale, fino al 14 luglio quando, in un seminario al senato e davanti alla solita platea di rettori, il ministro ha spiegato per la terza volta i contenuti della sua riforma ma ha rinviato tutto all’autunno. Tutti e tre gli annunci ministeriali sono stati abilmente strombazzati sulla stampa e in televisione come riforme già varate. L’opinione pubblica è stata bellamente ingannata perché dalle parole non si è mai …

“Dpef: per la scuola oltre il danno anche le beffe”, di R. P.

Approvato il 15 luglio scorso dal Consiglio dei Ministri, il Dpef (Documento di programmazione economico-finanziaria) per il quadriennio 2000-2013 sta iniziando il suo percorso parlamentare. A partire dal 22 luglio se ne occuperà anche la Commissione Cultura della Camera che dovrà esprimere il proprio parere e trasmetterlo alla Commissione Bilancio che, a sua volta, avrà il compito di riferire in aula prima della chiusura estiva. In realtà il Dpef di quest’anno, contrariamente ad analoghi documenti precedenti, non prevede particolari misure per la scuola e per l’Università e si limita in sostanza ad elencare le iniziative assunte dalla legge 133/08 in avanti. Tutta la politica scolastica degli ultimi 12 mesi è condensata in 4 righe: “Nel campo dell’istruzione è stato attuato un processo di razionalizzazione del personale, accompagnato da una serie di interventi volti a premiare il merito e l’impegno degli studenti, ed è stato avviato un sistema nazionale di valutazione degli apprendimenti. È stata altresì riorganizzata la rete scolastica ed è stata valorizzata l’autonomia delle istituzioni scolastiche”. Righe nelle quali, a ben vedere, sono contenute …

“In Emilia quasi 1700 docenti in meno”

«Mai visto tagli di questa portata». Il mondo della scuola si mette già da ora sul piede di guerra e denuncia «una situazione intollerabile», che mette a rischio l´apertura delle scuole a settembre e la sicurezza delle aule, costrette ad ospitare numeri di studenti oltre le soglie minime. Dal prossimo anno scolastico, infatti, la regione Emilia Romagna dovrà fare a meno di quasi 1700 docenti e di circa 500 collaboratori, per una popolazione di alunni che non è certo diminuita ma, anzi, cresciuta di almeno 10 mila ragazzi. «In molte scuole, soprattutto in periferia, si farà fatica ad aprire e chiudere i cancelli» commenta Anna Cicognani, responsabile regionale Cisl Scuola, che in merito alle richieste per il tempo pieno aggiunge che «solo a Bologna sono già 75 quelle che non saranno soddisfatte». I tagli voluti dal Ministro Maria Stella Gelmini colpiranno in regione 2350 persone, tra docenti, bidelli e personale amministrativo, e a soffrire di più saranno soprattutto le superiori. «Molti laboratori non potranno essere aperti, in altri l´attività dovrà essere svolta senza la presenza …

“Cultura miope”, di Walter Veltroni

La cultura è spirito, emozione, nutrimento dell’anima. La cultura, come disse André Malraux, «è ciò che fa dell’uomo qualcosa di diverso da un accidente dell’universo». Può sembrare brutto parlarne riferendosi a cifre e a denaro, ma a volte è indispensabile. Il fatto è che queste cifre dovrebbero avere, per acquisire una qualche nobiltà, il segno «più» davanti, e non, come avviene con questo governo, il segno «meno». È così per il Fondo Unico dello Spettacolo: meno 378 milioni di euro stanziati per il 2009 contro i 567 previsti in precedenza, meno 550 milioni nel prossimo triennio, 200 mila persone che non sanno cosa ne sarà del loro lavoro. Un giovane e bravo regista come Paolo Sorrentino lo ha detto bene: «la giusta reazione alla diminuzione dei consumi culturali dovrebbe essere quella di aumentare i fondi alla cultura e non di tagliarli ulteriormente». Già, in un Paese civile e attento al proprio futuro dovrebbe essere così. Quando ero Ministro dei Beni culturali, nonostante fossimo impegnati in uno straordinario sforzo di risanamento finanziario per l’ingresso nell’Euro, non …

“Non si respingano i migranti”, di Marco Zatterin

A Jacques Barrot i conti sul pacchetto Sicurezza continuano a non tornare. Giovedì scorso, a margine della riunione dei ministri dell’Interno europei, il commissario Ue alla Giustizia lo ha spiegato di persona a Roberto Maroni. Il francese teme che la parte concernente i respingimenti degli immigrati in mare aperto non sia compatibile col diritto internazionale, per numerosi motivi a partire dalla possibilità che a bordo delle imbarcazioni possono esserci persone con facoltà di chiedere l’asilo. Con questo in mente, Bruxelles ha inviato una asciutta lettera a Roma per chiedere delucidazioni formali e aprire la porta del dialogo. E’ l’ennesimo passaggio di una telenovela che dura da un anno, da quando cioè il governo Berlusconi ha cominciato a rendere concreta la strategia mirata a rendere più efficace l’azione di controllo e dissuasione dell’ingresso degli extracomunitari. Varato il provvedimento, i servizi dell’esecutivo Ue hanno avviato l’esame dovuto al fatto che la Commissione è il guardiano dei Trattati e deve assicurarsi che le regole del gioco non siano violate. L’indagine, per ora non ufficiale, ha riacceso l’attenzione sul …