Mese: Settembre 2013

“Ciò che il Cav vuole fermare ad ogni costo”, di Michele Prospero

Legittimità contro legalità è questa l’ultima battaglia che Berlusconi intende affrontare per non soccombere, riconoscendo una buona volta il fatto compiuto. La storia politica moderna è del resto piena di un contrasto, ora soltanto ac- cennato altre volte più esplicito e irri- ducibile, tra le forme e la sostanza, tra i poteri separati e la potenza effet- tuale che si sprigiona nello scontro tra gli attori della società.È racchiuso in questa inesauribile polarità tra il legale e il legittimo il cuore del politico, esplorato a fondo con la lente di Machiavelli. Se il Cavaliere ritiene che le forze fedeli di cui ancora dispone siano in possesso di una soverchiante superiorità strategica, allora il suo sfrontato tentativo di rompere la prigionia delle forme può avere persino un senso. Tentare l’operazione di forza può essere un rischio calcolato quando le risorse del numero e le fortezze rimaste amiche assistono il prode condottiero. Se però le truppe della legittimazione, che dovrebbero garantirgli la meglio sulla tirannia della forma, sono sfiancate ed esauste, assai meglio sarebbe per Berlusconi rinunciare …

“America ferma i tuoi missili, sarebbe un inferno”, di Adolfo Pérez Esquivel

Pubblichiamo la lettera aperta del premio Nobel per la Pace al presidente degli Usa Barack Obama La situazione in Siria è preoccupante e ancora una volta gli Stati Uniti si vogliono erigere a poliziotti del mondo, pretendendo bombardare la Siria in nome della “Libertà e dei Diritti Umani”. Il tuo predecessore George W. Bush nella sua follia messianica seppe strumentalizzare il fondamentalismo religioso per portare avanti la guerra in Afghanistan e Iraq. Lui dichiarava di parlare con Dio che gli diceva di attaccare l’Iraq per esportare la libertà nel mondo. Per la celebrazione del cinquantesimo anniversario di Martin Luther King, anche lui Premio Nobel per la Pace, hai detto che è necessario realizzare il «sogno» della «mensa condivisa » che fu una delle espressioni più significativa della lotta per i diritti civili contro il razzismo nella prima democrazia schiavista del mondo. Luther King fu un uomo che diede la propria vita per donare la vita agli altri e per questo è un martire del nostro tempo. Lo uccisero dopo la Marcia su Washington perché denunciava, …

Un eroe normale

Sembra incredibile che siano già passati tre anni dalla scomparsa di Angelo Vassallo, del “Sindaco pescatore”. Ed è grave che a tre anni di distanza i suoi assassini siano ancora impuniti. Non vorrei però che Angelo fosse ricordato solo per come è morto, per il suo impegno per la legalità e per l’ambiente. Angelo era innanzitutto un bravo politico, un ottimo amministratore. Aveva la fantasia e la dote di saper trasformare buone idee e buoni ideali in buona economia. E sapeva che il cuore di questa buona economia è l’ambiente, la qualità, l’amore per la propria terra. Realizzazioni concrete e visione erano in Angelo sempre assieme. Penso al completamento degli impianti di depurazione, alla realizzazione del porto di Acciaroli, fondamentale per i pescatori e per lo sviluppo turistico di quel territorio, alla raccolta differenziata vicina all’80%, ai progetti sulle fonti rinnovabili, alla difesa del territorio dalle speculazioni. Sempre assieme alle iniziative sociali e culturali e ad un grande patriottismo locale. Quando non bastavano i fatti a promuovere una terra, che non era di per sé …

“Un ricatto irresponsabile”, di Pietro Spataro

E’ umiliante che mentre nelle altre capitali si discute e ci si divide sulla guerra e sulla pace e sul futuro del mondo, a Roma un uomo solo allo sbando costringa governo e Parlamento a misurarsi con i suoi ricatti. Il destino personale di uno contro gli interessi di tutti, la sua salvezza giudiziaria contro la vita del governo. Minacce che vengono portate avanti a qualunque prezzo: lo spread che riprende quota, la Borsa che precipita portandosi dietro tutti i listini, l’azione economica dell’esecutivo appesa a capricci indecenti. Siamo qui, fermi da più di un mese. Tra falchi e colombe che si scambiano i ruoli e volteggiano sulla vita difficile degli italiani. Eppure le cose sono chiare sin dall’inizio: Berlusconi è stato condannato in modo definitivo per frode fiscale, dunque nulla o nessuno potrà sottrarlo agli effetti della sentenza. Decadenza e interdizione comprese. Nessuna democrazia può accettare il baratto tra i principi dello Stato e della legalità e quelli individuali di un suo cittadino, chiunque esso sia. Proprio per questo non si può continuare impunemente …

“Il tetto di spesa al caro libri c’è. Peccato sia solo sulla carta”, di Raffaello Masci

Il caro libri non dovrebbe esserci perché il ministero ha preso tutte le misure idonee affinché il fenomeno non si verifichi. Anzi, ha addirittura bloccato i tetti di spesa. Eppure se vi disponete a comprare i libri per i vostri figli, vi accorgete che la batosta è dietro l’angolo e il mercato non sta a sentire prediche di sorta. Cominciamo la storia dall’inizio. Il ministero ha introdotto dei tetti di spesa per l’acquisto dei libri scolastici fin dal 1999, tempi del ministro Luigi Berlinguer: tabelle rigorose fissano le colonne d’Ercole della spesa per tutte le classi, dalla prima media fino all’ultimo anno delle superiori con un margine di tolleranza del 10%. Il tetto può essere adeguato ogni anno all’aumento dell’inflazione, ma il ministro Maria Chiara Carrozza quest’anno l’ha tenuto sui livelli dell’anno scorso. Eppure i prezzi aumentano, perché lo sforamento del tetto è all’ordine del giorno: in parte dovuto ad un sotterfugio, quello dei libri «consigliati» che di fatto diventano obbligatori perché fanno al differenza tra chi ce l’ha e chi no. Ma soprattutto si …

“Rappresentanza, il diritto di sciopero non si può toccare”, di Luigi Mariucci

Il tema di una disciplina legislativa della rappresentanza sindacale sta tornando di attualità, ma non nel modo corretto, almeno a leggere alcuni commenti. La questione, che si trascina da oltre mezzo secolo, viene infatti rilanciata a seguito della decisione della Fiat di applicare -finalmente- la sentenza della Corte costituzionale e di reintegrare la Fiom nel diritto alla rappresentanza nei luoghi di lavoro. La Fiat tuttavia ha corredato questo adempimento obbligato con un oscuro avvertimento: si minaccia per l’ennesima volta di abbandonare la produzione in Italia se non verrà stabilita una regolamentazione di legge della azione sindacale. Il punto naturalmente è: quale regolazione? Non è mancato chi si è affrettato a dichiarare che una attuazione dell’art. 39 cost., sulla libertà sindacale e sulla contrattazione collettiva, sarebbe inutile se non si introducesse anche una parallela limitazione del diritto di sciopero, di cui all’art.40 cost., con l’obiettivo dichiarato di stabilire l’illegittimità tout court degli scioperi effettuati dopo la stipulazione di un contratto collettivo. Viene in mente quanto accadde nei primi anni ’50 con il disegno di legge Rubinacci. …

«Franceschini con Matteo? Non capisco perché», di Osvaldo Sabato

«Prima di prendere il treno vorrei sapere qual è la destinazione» osserva l’onorevole del Pd Cesare Damiano. Il presidente della Commissione Lavoro della Camera usa questa metafora per chiarire che «scegliere adesso i candidati senza sapere quali sono i loro programmi è una scelta sbagliata». Il riferimento è all’endorsement del ministro Dario Franceschini a favore di Matteo Renzi. Quanto sembrano lontani i tempi in cui il sindaco di Firenze definiva lo stesso Franceschini «vice disastro». Ormai è acqua passata. L’attualità racconta di un asse fra il ministro dei rapporti con il Parlamento e il rottamatore per spingerlo verso la segreteria nazionale del Pd. «Non condivido questa scelta di Franceschini» precisa Damiano «la trovo prematura». Presidente, perché dice che è prematura? «Io per scegliere un leader, come sempre, privilegio i contenuti, vorrei sapere qual è il suo programma. Vale per Civati, Cuperlo, Pittella e quindi anche per Renzi». Perché secondo lei Franceschini ha annunciato in anticipo il suo sostegno a Renzi? «Questo, naturalmente bisogna chiederlo a lui. Io penso che sia una scelta intempestiva, che fa …